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GUARDIAGRELE UNA DELLE 100 CITTA' PER LA SICUREZZA

Nuove politiche per la sicurezza urbana in una rete di solidarietà

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Si inserisce nell’ambito della manifestazione nazionale organizzata dal FISU, il forum italiano per la sicurezza urbana, l’incontro di ieri sera presso il Cinema Garden che ha visto protagonisti il sindaco Sandro Salvi e l’assessore Floriano Iezzi; il Prefetto Vincenzo Greco; il dirigente del reparto psichiatrico dell’ospedale SS. Immacolata, Carlo Paladini; il primo dirigente della Polizia di Stato, Mauro Sambrotta ed il comandante provinciale dell’arma dei carabinieri, Cavallari. E’ la prima volta che sia la Regione Abruzzo, sia il Comune di Guardiagrele, prendono parte a questo evento. Sicurezza e legalità, due temi molto sentiti oggi più che mai dalla cittadinanza, che però non ha partecipato numerosa. “100 città per la sicurezza” questo lo slogan di un evento che viene organizzato ogni due anni per parlare delle politiche locali in fatto di sicurezza urbana. L’incontro è stato aperto con la proiezione di un filmato edito a livello nazionale, dove le grandi città d’Italia, dal Nord al Sud, hanno esposto quelle che sono le maggiori problematiche locali. La tavola rotonda ha iniziato a dibattere su due tematiche ben precise: da un lato la sicurezza urbana, concentrandosi su quei reati che ostacolano il normale vivere civile, come ad esempio i furti domestici; e dall’altro le nuove politiche per la sicurezza, con il fondamentale concetto della “sicurezza partecipata” e del ruolo giocato dalle associazioni nel non abbandonare coloro che hanno subito un furto, aiutandoli, così, a condividere il problema. L’esperienza di un furto in casa può generare paura, che Paladini definisce come la valutazione razionale di un pericolo e di un rischio circa un evento, che può trasformarsi in ansia, la risposta emozionale alla paura, o ancora peggio in attacchi di panico e paranoie. Tutte reazioni che provocano veri e propri cambiamenti negli stili di vita. La sicurezza non può però, secondo gli illustri ospiti presenti, essere demandata solo alle forze dell’ordine: le istituzioni sociali, la politica, devono farsi carico delle problematiche connesse alla sicurezza. E non da ultimo il cittadino stesso può e deve assumere un ruolo attivo e propositivo con segnalazioni tempestive. Tutti i servizi delle forze dell’ordine risultano essere stati incentivati e potenziati, i comuni devono dare il loro contributo con adeguati sistemi di illuminazione e videosorveglianza, la legge si muove funzione di una sempre maggiore collaborazione tra sindaci e prefetti attraverso i patti per la sicurezza. La sicurezza è un problema di tutti, nessun escluso. Se da una parte, gli amministratori devono riuscire a garantire sicurezza e legalità, dall’altra, le varie istituzioni, devono puntare a sensibilizzare le coscienze, anche dei giovanissimi, con interventi mirati ad inculcare il rispetto delle regole e l’educazione civica. Un ruolo molto importante deve essere giocato anche dai mass media, che spesse volte, con titolo roboanti, o servizi ad effetto, perdono di vista il loro compito primario, che è quello di informare. E un cambiamento di rotta ce lo si deve aspettare anche dalla legge, che deve dare maggiori garanzie circa la certezza della pena di chi commette certi reati.
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