Quattro ore di sciopero, alla fine di ogni turno di lavoro, sono state proclamate nel comparto metalmeccanico della provincia di Chieti dalla segreteria provinciale della Uilm-Uil Chieti-Lanciano-Vasto.
L’agitazione, sottolineano in una nota i rappresentanti della sigla sindacale, è relativa ai provvedimenti in itinere e discussione nell’ambito della riforma del mercato del lavoro del Governo Monti-ministro Fornero.
Una riforma che, secondo la Uilm, riduce le tutele dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori (“Non ancora riconosce un chiaro diritto alla reintegra anche per i licenziamenti economici”); riduce gli ammortizzatori sociali (“Abolisce la cassa integrazione guadagni straordinaria per la chiusura delle aziende e la mobilità sostituendola con una indennità di disoccupazione da 12/18 mesi”); riduce i salari (“Non conferma la decontribuzione dei premi e neanche la detassazione dei premi, dello straordinario e del lavoro notturno”) e lascia nell’incertezza migliaia di lavoratori licenziati (“Lavoratori che con i vecchi requisiti avrebbero raggiunto la pensione attraverso la mobilità”). Per queste ragioni la proclamazione dello sciopero in tutte le aziende metalmeccaniche del territorio provinciale.