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DUE ORE CON GHERARDO COLOMBO

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Guardiarele, 7 ottobre 2010 - Il cinema Garden ha ieri accolto un ospite speciale. Subito dopo la sua presentazione, Gherardo Colombo si alza dalla sua seduta, scende le scale del palcoscenico e si mette a parlare di fronte alla platea. Non cerca un pubblico, cerca degli interlocutori pronti al dibattito e al confronto, ed è proprio questa la ragione che ha indotto l'ex magistrato ad abbandonare, dopo più di trentatré anni, le inchieste e i processi: dialogare sul tema delle regole. Ad un certo punto della sua carriera, Colombo, ha sentito l'esigenza di indagare ancora più a fondo il problema della giustizia, partendo dal gradino più basso: il rapporto tra le regole e i cittadini, rapporto che nella società odierna sembra essere «malato». Allarmato dall'orribile consapevolezza che, sempre più spesso, si verificano episodi di trasgressione delle regole, Gherardo sceglie di «portare il suo granellino di sabbia sulla strada del cambiamento» e lo fa attraverso il dialogo e le pagine del suo libro “Sulle regole”, pubblicato nel marzo dell'anno 2008. Si sofferma a leggere alcune pagine del primo capitolo, “Un paese immaginario”, e dalla sua penna iniziano a scivolare come rivoli d'acqua, una serie di “cattivi esempi” estratti dalla nostra realtà quotidiana: «Questo è un paese immaginario. All'angolo di una via c'è una salumeria. Entra in un negozio un vigile urbano, ha il compito, tra l'altro, di verificare la bilancia. Dopo alcune allusioni, mezze frasi, e occhiatine, il vigile esce con un paio di borse della spesa ricolme[...]. Due piani sopra, nello stesso edificio, una signora sta pagando l'idraulico che le ha appena aggiustato il rubinetto. “Se vuole la fattura sono centoventi euro, se non la vuole novanta, un piccolo sconto.” “Faccia senza fattura, non mi serve, grazie per lo sconto.”...». Avere un buon rapporto con le regole non significa soltanto garantire la convivenza civile tra i cittadini, quanto più dimostrare di avere la responsabilità, quella che permette all'uomo di scegliere, perciò di essere libero e di potersi realizzare. Ma la responsabilità presuppone sforzo, impegno, ricerca e, a tal proposito, l'ex magistrato richiama all'attenzione il primo articolo della Carta Costituzionale d'Italia, «L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro», invitando a riflettere sul significato di queste parole e, soprattutto, ricordando che la parola lavoro, secondo l'esatta etimologia del termine (dal latino labor) sottende la nozione di fatica. È dunque dall'uomo-cittadino che deve nascere l'impulso all'adesione e al rispetto delle regole, o, eventualmente, la convinzione di poter rimediare alle falle del sistema. Ciascuno con il suo contributo potrebbe far sì che le utopie di oggi siano le conquiste del futuro. «Parole e idee possono cambiare il mondo» questo recitavano le parole del celeberrimo film “L'attimo fuggente” e questo è ciò di cui ciascuno dovrebbe acquisire consapevolezza. Colombo ci ricorda ancora che la nostra Costituzione concorre alla preservazione di tre fattori fondamentali, le persone, i loro diritti, e le pari opportunità: l'individuo occupa il vertice della società, è suo il privilegio di essere tutelato ma è anche suo il dovere di agire e nel rispetto delle regole e nella società per migliorarla. Dopo quest'invito, Gherardo, lascia ampio spazio alle domande delle persone in sala, che numerose hanno partecipato all'evento senza mai perdere l'attenzione. Le risposte di Gherardo non lasciano però trasparire le sue opinioni, il perché ce lo dice chiaramente lui stesso: non vuole condizionare il giudizio delle persone bensì motivarle a ricercare le fonti su cui si basano i loro interrogativi, ricordando ancora una volta come nel cammino verso la libertà, l'impegno e la ricerca siano imprescindibili. Alla fine, saluta calorosamente i partecipanti e dedica ancora un po' del suo tempo ad autografi e scatti fotografici mostrando il suo agio tra la folla, destinataria diretta del suo messaggio. Oggi l'appuntamento verrà riproposto nelle classi quarte e quinte della scuola primaria di Guardiagrele, dove Gherardo Colombo, con esempi stavolta tratti dall'universo infantile eppur altrettanto efficaci,continuerà a divulgare il suo tema: il dialogo sulle regole. Si ringrazia per l'impegno all'organizzazione dell' evento il Signor Simone Dal Pozzo.
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