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“Censimento 2.0”

Le maggiori novità del 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni

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Tra poco più di una settimana, si darà il via al 15° censimento nazionale della popolazione e delle abitazioni, definito “Censimento 2.0” dal presidente dell’Istat Enrico Giovannini. Si parla di 2.0, facendo chiaramente riferimento al Web 2.0, perché per la prima volta l’Istat si serve anche di internet per “fotografare” la situazione italiana alla data del 9 ottobre 2011. Il primo censimento italiano risale al dicembre 1861, subito dopo l’Unità d’Italia. Dall’unificazione ad oggi si sono susseguite quattordici rilevazioni, ad eccenzion fatta del 1891, quando non fu possibile realizzarlo per difficoltà finanziarie e del 1941, a causa della Guerra Mondiale. Il fascismo, poi, ne modificò la cadenza da decennale a quinquennale, questo giustifica il censimento del 1936. Il censimento della popolazione è una rilevazione statistica che ha come obiettivo quello di conteggiare la popolazione residente sul territorio. Grazie ai dati raccolti, l’Istat è in grado di fornire informazioni sulla consistenza e sulle principali caratteristiche socio-demografiche della popolazione residente e sulla consistenza e le caratteristiche del patrimonio abitativo - dal 1951, infatti, al censimento della popolazione si è aggiunto quello delle abitazioni. Tra il 12 settembre e il 22 ottobre 2011, l’Istat, grazie a Poste Italiane, sta provvedendo alla consegna dei questionari, sulla base degli elenchi comunali rielaborati e forniti all’Istat. Questi elenchi sono aggiornati al 31/12/2010; tutte le famiglie che si sono iscritte all’anagrafe dopo quella data, pur essendo oggetto di rilevazione, non riceveranno per posta i questionari, che verranno consegnati dai rilevatori incaricati. Il questionario ricevuto potrà essere compilato nella sua versione cartacea e restituito presso qualsiasi ufficio postale o nei centri di raccolta, istituiti nel comune di residenza anagrafica, fino al 20 novembre 2011. Oppure, si potrà compilare il questionario via web, semplicemente collegandosi al sito http://censimentopopolazione.istat.it. Ogni questionario cartaceo è infatti contrassegnato da una password che dà la possibilità di compilazione online. Per eventuali problemi nella compilazione, che si ricorda non può avvenire prima del 9 ottobre 2011, è possibile rivolgersi all’ufficio comunale preposto, ai patronati, chiamare il numero verde 800069701. Ogni cittadino, italiano o straniero che sia, ha l’obbligo di risposta come sancito dall’articolo 7 del d.lgs. n.322/1989. Tuttavia, quest’anno per la prima volta, sono state inserite delle domande riguardanti dati sensibili - domande sulla difficoltà nel vedere, nel sentire, nel camminare e nel ricordare - a cui è possibile non rispondere. Queste si differenziano dalle altre, perché inserite in un box di colore rosso che le rende facilmente riconoscibili. Il censimento, secondo le previsioni dell'Istat, costerà complessivamente 590 milioni di euro. La somma sarà così suddivisa: 330,6 milioni per contributi agli organi di censimento (Comuni, Regione Val d'Aosta, province autonome di Trento e Bolzano e ministero dell'Interno); 220 milioni per spese correnti relative all'acquisto di beni e servizi; 8,6 milioni per spese in conto capitale (acquisto di strumenti tecnologici e informatici); 30,8 milioni destinati alla remunerazione del personale assunto dall'Istat a tempo determinato per il censimento. I primi risultati provvisori per Provincia e Comune saranno diffusi dall'Istat il 31 marzo 2012, cioè a un mese dalla fine delle operazioni sul territorio, mentre la popolazione legale sarà disponibile entro il 31 dicembre 2012.
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