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"Ci siamo opposti al piano Baraldi-Chiodi vincendo il ricorso al TAR".

Noi non ci siamo piegati alla volontà di nessuno, dichiara il Sindaco Salvi.

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Continuano gli "scambi di opinione" tra maggioranza e opposizione sul tema ospedale SS.Immacolata. Questa volta è il Sindaco Sandro Salvi a dire la sua, come risposta a Gianna Di Crescenzo. "Finalmente! Ci sono voluti più di due anni all'opposizione per capire che la sanità non può essere assicurata solo da due Reparti che si reggono grazie allo spirito di sacrificio ed alla competenza del personale che vi opera. Ed allora scoprono, dopo averli denigrati in ogni modo, che nel nostro Ospedale è bene attivare una RSA e un Ospedale di Comunità, come noi da anni affermiamo e ribadiamo, perchè necessari, insieme ad altri servizi territoriali, alla chirurgia ambulatoriale, alla day surgery ed al Distretto Sanitario. La Consigliera Di Crescenzo dimostra di non conoscere o finge di non conoscere cos’è un PTA, perché continua a chiamarlo poliambulatorio. In realtà, non è un poliambulatorio, ma è una struttura molto più complessa e flessibile, con tutto un insieme di attività, tra cui anche Reparti a medio-basso indice di intensità terapeutica. Ancor più mi meraviglia la domanda retorica che fa la Di Crescenzo sulle nostre critiche a quel Piano di Riordino del 2008, segno che l'opposizione tuttora è convinta della bontà di quel piano. Potevamo noi plaudire ad un Piano che chiudeva i Reparti di Chirurgia, Oculistica, Ginecologia, Pediatria, Cardiologia? Un piano che prevedeva per il Santissima Immacolata un Ospedale a vocazione medica, ma che fin dall'inizio, come noi da opposizione avevamo sottolineato, aveva le sembianze di uno specchietto per le allodole, poiché la Clinica Geriatrica aveva chiaramente fatto intendere che mai si sarebbe trasferita da Chieti a Guardiagrele, poichè mai i Reparti di Cardiologia e di Nefrologia si sarebbero trasferiti da Ortona, così come la Dirigenza Medica era di base nell'Ospedale di Ortona e non nel nostro. Anche il Distretto Sanitario era stato assegnato ad Ortona. Quella che oggi è opposizione, ma allora era maggioranza e ricordiamocelo bene, è stata nascosta dietro le finestre mentre noi, insieme a tanti cittadini, contestavamo quel Piano di Riordino. E la passata Amministrazione non ha mai chiesto che fosse rispettato ed applicato almeno quel Piano! Oggi noi, a testa alta (schizofrenici? forse per questo sì), ci siamo opposti al Piano Operativo Baraldi-Chiodi, vincendo il ricorso al TAR. E non da oggi ci siamo schierati contro la nostra parte politica: il primo nostro comunicato contro questo Piano Operativo è del 15 luglio 2010. Facilmente controllabile. Noi possiamo andare a testa alta, non piegati alla volontà di nessuno, ben conoscendo i problemi della sanità di oggi, che sono anche quelli di ieri, cercando di trovare soluzioni in grado di dare servizi e tranquillità ai cittadini. Strillare, insinuare ed offendere in piazza serve a vendere giornali, ma non a risolvere i problemi dei cittadini".
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