“Di Prinzio dovrebbe rendere note le condizioni del contratto per la manutenzione della rete di pubblica illuminazione, e così renderebbe chiaro innanzitutto a se stesso che in caso di malfunzioni il Comune è comunque responsabile davanti alla gente. L’assessore si comporta come lo smemorato di Collegno, e fa finta di non ricordare che ai tempi della mia amministrazione ci riempiva di interrogazioni su problemi veri e presunti. Come non si è ancora ricordato di abbassare le tasse cimiteriali, la tassa sui rifiuti, e le tariffe dell’asilo nido, riduzioni che aveva sbandierato in campagna elettorale dopo aver criticato i giusti aumenti che fummo costretti ad adottare”. Questa la risposta dell’ex sindaco Mario Palemerio alle dichiarazioni dell’Assessore Donatello Di Prinzio sulla questione black-out del rione Cappuccini, arrivate in seguito alle “lamentele” dello stesso Palmerio lo scorso fine settimana.
Non tarda ad arrivare la nuova risposta dell’assessore Di Prinzio: “ Purtroppo il battibecco non è mai costruttivo, ma a volte occorre rispondere per dare le informazioni giuste a chi legge. Nell’articolo di oggi l’ex Sindaco Palmerio mi chiede di essere chiaro e di rendere note le condizioni contrattuali del contratto di manutenzione della rete di pubblica illuminazione, e così farò:
- Il contratto di manutenzione della pubblica illuminazione, voluto dall’ex Sindaco Palmerio, consiste nel passare alla ditta affidataria il pagamento dell’energia elettrica e la manutenzione ordinaria della rete di pubblica illuminazione.
- Per manutenzione ordinaria si intende: la sostituzione delle lampade e degli interruttori ai quadri nei casi di rottura.
- Ogni altro tipo di lavoro dovrà essere pagato extra, così come è avvenuto a lui quando ha ordinato la riverniciatura dei lampioni, alla quale è seguita una corposa fattura da pagare, alla quale hanno concordato soltanto €.13.000.
- Il comune per il contratto così com’è deve far fronte con una spesa di €.270.000 all’anno. Di media si aggiungono circa altri €.30.000 annui per gli interventi straordinari.
- Ma il servizio non è reso per tutta la rete di pubblica illuminazione, ma solo per quelli con contatore. Con precisione sono esclusi tutti i punti luce forfettarie delle contrade; la rete di San Biase; la rete di Via Marrucina (bivio grotte-porta S. Giovanni); alle quali il Comune deve intervenire con il proprio personale.
- L’allora Sindaco ha ben pensato di affidare all’esterno il servizio, sbandierando il risparmio anche sulla spesa del personale, in quanto dopo un anno sarebbe andato in pensione l’elettricista comunale. Sbagliando, perché il comune ha avuto un operaio in meno e tra l’altro ha dovuto sopperire con gli operai rimasti la gestione di quei punti luce rimasti in capo al Comune e su tutti gli impianti elettrici delle scuole e degli edifici pubblici; creando disagi al restante personale che si vedeva costretto ad eseguire lavori elettrici pur non rientrando nelle proprie competenze.
- Con il servizio gestito dalla ditta privata, il Comune si è tolto il costo dell’energia elettrica, che ad oggi facendo una stima approssimativa per eccesso ammonta a circa €.160.000 all’anno.
In conclusione, il Comune spende per la gestione e manutenzione di parte della rete di pubblica illuminazione, oltre al costo dell’energia elettrica oltre €.100.000 all’anno, che sono una cifra elevatissima, viste le ridotte risorse economiche del Comune. Con €.100.000 all’anno, il Comune potrebbe fare tanti altri servizi, e, nell’ottica rimediatore dei danni di Palmerio, ridurre anche le tasse che lui ha aumentato.
Questo è lo stato dei fatti che abbiamo trovato in Comune, amministrato proprio da Palmerio. Spero di aver risposto definitivamente a questo argomento”.