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Peppino Liberati, il maestro ceramista abruzzese, è approdato in Portogallo per rappresentare l'artigianato artistico tradizionale

La qualità e l'unicità dell'artista contro lo scarso valore dei prodotti industriali

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Peppino Liberati e i suoi lavori in ceramica sono approdati in Portogallo e vi resteranno fino a venerdì, per rappresentare l’Abruzzo nei padiglioni dell’esposizione che si svolgerà contestualmente alla seconda conferenza europea di Progetto Ceramica, l’iniziativa a livello continentale finanziata dall’Unione Europea, attraverso i fondi Interreg, e Ungheria, con l’obiettivo di rilanciare l’eccellenza dell’arte ceramista europea. Alcobaca ha accolto un piatto che rappresenta il trabocco, icona classica della tradizione abruzzese, e un pezzo di vera e propria sperimentazione su colori e trame ricavabili dai passaii in forno. L’obiettivo principale è quello di contrastare l’invasione dei prodotti a basso costo, puntando sulla qualità, sull’esperienza e sulla particolarità dell’invenzione artistica. La partecipazione del maestro di Villamagna è supportata dall’Agenzia Regionale per l’innovazione economica, Abruzzo Sviluppo, e l’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese, all’interno di un progetto che ha fatto già tappa in Ungheria e in Francia, per l’esportazione della grande tradizione artigianale abruzzese. Il settore della ceramica in Europa, secondo il maestro Liberati, sta attraversando un periodo di forte criticità, caratterizzandosi per il fatto di avere un retaggio artistico di vertice, ma anche l’incapacità di favorire il rinnovo generazionale degli artigiani. Le leggi, soprattutto in Italia, rendono difficoltoso, se non impossibile, l’assunzione di apprendisti, e questo potrebbe seriamente compromettere trasmettere alle generazioni a venire il passaggio di valori artistici e imprenditoriali di questo settore.
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