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Il miglior corso d’italiano per i propri dipendenti: tips per la scelta

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Un mercato del lavoro sempre più globalizzato impone la conoscenza di una o più lingue straniere, un’evenienza che coinvolge anche le aziende italiane. Non è raro infatti che alcune imprese made in Italy, ad esempio, abbiano sedi distaccate all’estero e la conseguente necessità di avere dei dipendenti stranieri che possano dialogare fluentemente con la casa base.

È compito del datore di lavoro offrire una formazione ad hoc a questi dipendenti, e certo l’offerta non manca. Ma proprio la vastità di opzioni in merito all’apprendimento della lingua italiana fanno sorgere un quesito di grande importanza: come scegliere il miglior corso d’italiano per i propri dipendenti? In questo articolo cercheremo di dare una risposta offrendo spunti intuitivi quanto essenziali.

Chi si occupa della docenza?

Si dice che un buon professore possa far innamorare lo studente della materia, oppure in caso contrario rendergli indigesto l’apprendimento. La questione non è così semplice e non stiamo parlando di studenti liceali ma di professionisti che vanno a effettuare un corso per migliorare le proprie skills. Ciò detto, meglio partire proprio dall’insegnante per essere sicuri di investire nel corso giusto.

La caratteristica base, quella dalla quale non si può prescindere, è il possesso di una regolare abilitazione. Per l’insegnamento dell’italiano come seconda lingua bisogna avere l’abilitazione L2/LS che si ottiene attraverso la classe di concorso A23. In alternativa, ci sono le certificazioni, parimenti idonee, che rilasciano 3 università italiane: la CEDILS presso la Cà Foscari; la DITALS presso l’Università per stranieri di Siena e la DILS-PG che rilascia l’Università per stranieri di Perugia.

Veniamo a caratteristiche più peculiari. Considerato che un corso professionalizzante per un intero team di dipendenti rappresenterebbe un investimento non da poco, sarebbe giusto poter prima visionare il curriculum dell’insegnante. Un’esperienza pregressa di un certo peso può solo che essere un punto a favore, mentre resta un’incognita il fattore età. Può un insegnante avanti con gli anni imprimere un certo sprint alla didattica di un team, per esempio, giovane? È una domanda che non ha molto senso se non si considera il carattere personalissimo di ogni professore, per cui anche in questo caso si consiglia di chiedere un contatto diretto con questa persona.

Il numero degli studenti

Non esiste una formula esatta per definire quale sia il numero ideale di studenti che può partecipare a un corso di lingua. Possiamo però dire che una lezione privata uno a uno porterà progressi più veloci rispetto a una lezione di gruppo.

Pensiamo al caso in cui un datore di lavoro abbia un intero team a cui dover finanziare un corso di formazione. Bisognerebbe valutare il numero di questi partecipanti e magari dividere in sottogruppi organizzati per conoscenze pregresse. Di buono c’è che i corsi privati cercano di venire incontro a tutte le esigenze del cliente, quindi si potrà decidere in concerto la soluzione più conveniente.

Prezzi e attestati

Parlando di convenienza bisogna affrontare la questione dei prezzi. Tanti fattori incidono sui costi, quelli più alti non rappresentano una garanzia di qualità. Bisogna tenere a mente che la didattica è il primo fattore d’interesse, poi possono esserci strutture esclusive, materiali accademici di un certo livello, ma non sono questi a decidere se un corso è più o meno valido. Per una scelta oculata consigliamo di raccogliere più preventivi per farsi un’idea complessiva.

Scevra di tutti gli elementi di contorno è la didattica online, che dai primi mesi del 2020 (causa pandemia) ha preso letteralmente il decollo essendo la più valida, e in alcuni casi unica, soluzione per l’insegnamento. In questo caso si vanno a tagliare molte delle spese che normalmente gravano su un’azienda, ma il metodo è ugualmente efficace?

Ci sono dei pro e dei contro, in generale siamo d’accordo sull’importanza del contatto umano che rende l’apprendimento più coinvolgente, ma trattandosi di professionisti già inseriti nel mondo del lavoro bisogna considerare alcuni vantaggi senza temere crolli dell’attenzione. Innanzitutto ci si può connettere ovunque alla lezione, si azzerano gli spostamenti, l’elasticità diventa un fattore importantissimo. Certo consiglieremmo di orientarsi su una didattica agile, con lezioni snelle che non pesino troppo su chi ha già svolto il proprio orario di lavoro giornaliero.

Esistono delle scuole di lingua italiana online che riescono ad abbattere le difficoltà legate alla distanza attraverso l'adozione di materiale didattico studiato in base alle esigenze, alle abilità e all'area di competenza del richiedente. In questo caso in particolare, chi si iscrive al corso di italiano commerciale per stranieri può scegliere la lunghezza e gli orari delle lezioni, beneficiando del massimo della flessibilità.

Altro fattore che può far lievitare il prezzo sono le certificazioni di fine corso, i cosiddetti attestati. Se si tratta di persone già inserite nel mercato del lavoro è chiaro che l’attestato è un plus, gradito ma non indispensabile. Ovviamente non si può chiedere un ribasso del prezzo facendone a meno, meglio capire qual è l’incidenza di questo sul prezzo finale.

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