Un viso in bianco e nero, una sigaretta a metà, un cappello. E’ l’immagine più popolare di quello che è considerato uno tra i più conosciuti poeti dialettali abruzzesi. Un poeta attuale non per le tematiche trattate né per lo stile o la poetica, ma per il suo essere rozzo come il trombone della
celebre “Serenate a Mamma”.
Le serenate sono sempre improvvisate, colgono di sorpresa, si ricordano nel tempo e sono fatte col cuore. Le serenate hanno le note di atmosfere passate, di balconi e di paesini, di amori e di povertà; hanno la magia di lingue antiche, rossori di guance e di lampioni, tristezze e nostalgie che si perdono per vicoli nascosti. Questo è Modesto Della Porta.