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Il Birrificio Maiella. Una storia vincente

Premi internazionali ed esportazioni in tutto il mondo

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Sotto le pendici della Majella, precisamente a Pretoro, si trova un birrificio artigianale che prende proprio il nome della nostra montagna.

Sorto nel 2008 a Casoli, il "Birrificio Maiella" si è trasferito l’anno scorso a Pretoro per esigenze di spazio ed espansione. Abbiamo incontrato Massimiliano Di Prinzio, ideatore dell’azienda, che ci ha raccontato come da una passione personale è riuscito a mettere in piedi un’attività di successo e a esportare le sue birre nel mondo.

Massimiliano ci ha raccontato di aver sempre avuto la passione per le birre artigianali a livello amatoriale. Insoddisfatto dal suo lavoro (faceva il certificatore di qualità in un’industria), si era preso un periodo sabbatico dalla professione e un giorno, durante una seduta di yoga, ci racconta di come gli sia venuta l’idea di buttarsi in quest’avventura. Ha lasciato così il suo posto fisso e il 22 dicembre 2008 è nato il "Birrificio Maiella".

Il birrificio originario, a Casoli, l’ha costruito proprio Massimiliano con le sue mani, progettandone anche l’impianto e l’area adibita alle degustazioni. Di lì a poco a collaborare con Massimiliano è arrivato Vittorio Borrelli, giovane guardiese che è divenuto parte fondamentale (o come lo definisce Massimiliano “il cardine”) del birrificio.

In breve tempo sono iniziati ad arrivare i primi riconoscimenti e poco dopo la produzione ha iniziato a non riuscire più a soddisfare la richiesta. Da quel momento si è avuta l’esigenza di espandersi.

Dopo varie ricerche per individuare una struttura adeguata, il birrificio Majella sbarca a Pretoro. La scelta di questa località è stata piuttosto casuale. In realtà, il desiderio di Massimiliano era di spostare l’attività a Guardiagrele, paese di origine dei suoi genitori e anche del suo collaboratore Vittorio. Ma ciò non è stato possibile a causa della carenza idrica che interessa il Comune di Guardiagrele.

Oggi, oltre a Massimiliano e Vittorio, lavorano nel birrificio altre quattro persone divise tra produzione, marketing, amministrazione e commerciale. Il nuovo birrificio di Pretoro è più ampio e spazioso ed è stato progettato in maniera particolare.

Solitamente, nei birrifici artigianali, tutte le fasi di procedimento sono svolte in un unico ambiente. Qui, invece, si è scelto di dividere ogni ambiente (magazzino/macinazione, produzione, fermentazione e imbottigliamento) sia per una questione personale di cultura di pulizia del prodotto, sia in vista di una futura produzione di birre senza glutine.

Inoltre, questa divisione permette anche di organizzare meglio il lavoro e di poter portare avanti produzioni diverse contemporaneamente. E ciò è di fondamentale importanza, soprattutto se si pensa che per produrre un singolo lotto di birra ci vogliono, in totale, circa un paio di mesi.

Il "Birrificio Majella" produce otto birre diverse più una (prodotta solo nel periodo natalizio) e prevede ben presto di iniziare a produrne un’altra.

La materia prima base per la produzione delle birre (malti e luppoli) è acquistata tutta all’estero tra Inghilterra, Belgio e Germania. Ci sono anche luppoli di provenienza americana, neozelandese e cecoslovacca.

Gli ingredienti, invece, che danno la specificità a ogni birra provengono tutti dal nostro territorio e sono tutti tradizionali.

Fra questi troviamo il grano duro “Senatore Cappelli” (prodotto biologicamente nelle zone di Casoli e Paglieta) e il grano “Solina” che rappresenta la più antica varietà di grano tenero locale. Inoltre, sono utilizzati il farro prodotto a Sulmona e il miele d’acacia prodotto a Casoli, anch’essi biologici. Viene poi utilizzata la mela piana autoctona casolana, la “cluviae”. Anche i fiori sono biologici e provenienti direttamente dalla Majella. Ben presto sarà utilizzata anche la buccia d’arancia autoctona delle coste di San Vito.

Massimiliano ci spiega quanto siano importanti i controlli sulla qualità delle sue birre. Sono effettuati da uno dei più accreditati laboratori a livello internazionale, con sede in Italia, ed eseguiti a cadenza bimestrale lotto per lotto.

Il "Birrificio Maiella" si è fatto conoscere a livello nazionale e internazionale grazie soprattutto a importanti manifestazioni fieristiche come Cibus e Vinitaly. Quest’anno, a fine maggio, parteciperà a una fiera internazionale a Melbourne.

Le birre sono esportate in tutto il mondo, dall’Australia e la Nuova Zelanda a Hong Kong fino agli Stati Uniti. In Europa le birre Maiella sono presenti nei mercati norvegese, olandese e inglese. Sono stati presi contatti anche con Canada e Scandinavia.

Oltre alle fiere, però, il successo del "Birrificio Maiella" si è avuto anche grazie al passaparola dei degustatori stranieri. Infatti, Massimiliano ha avuto la fortuna di riuscire a vendere le sue birre in grandi locali di Roma, in cui i turisti che hanno assaggiato le birre hanno iniziato a scrivere recensioni molto positive sul prodotto che pian piano ha iniziato a espandersi all’estero.

Il "Birrificio Majella" ha ottenuto anche premi e riconoscimenti importanti. Quest’anno da “Slow Food” sono arrivati ben cinque riconoscimenti, uno per il birrificio nel suo complesso e quattro per le birre. Per due anni consecutivi (2012 e 2013) ha ottenuto la medaglia di bronzo al “Brussels Beer Challenge” per due delle sue birre. Non sono mancate, poi, menzioni e recensioni positive su Gambero Rosso, Gusto, testate e riviste nazionali.

Insomma, il Birrificio Maiella è stato una vera scoperta. Il risultato di come credere in una passione possa portare a dei risultati, con impegno, dedizione e amore, non solo per la birra, ma anche per il nostro territorio, le nostre tradizioni e tutto ciò che ci regalano.
 

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