Partecipa a GuardiagreleWeb.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

QUANDO LA MONTAGNA D'UGNI ERA POPRIETÀ DEI SANTOLERI

Condividi su:
Ugni, dal latino ‘omnium’, vuol dire ‘di tutti’. Alla lettera la montagna di tutti gli altri”. Successe che ai tempi delle conquiste romane, questi tennero per sè la parte sinistra del Vallone Avella, mentre la parte destra, sempre sul territorio di Pennapiedimonte, fu lasciata al popolo. Essi coltivavano i feudi sottostanti e raccoglievano legna nei boschi. Dopo l’insediamento di Romani, Sanniti, Carecini, e Frentani, dopo le invasioni barbariche e le occupazioni straniere, nel Medio Evo era diventata di proprietà delle famiglie Mucci e Santoleri di Guardiagrele. Non si sa con certezza come sia accaduto, i padri raccontano che fosse usanza offrire beni sostanziosi, quali terre, monti, acque, a famiglie di alto rango che visitassero la zona, in segno di rispetto ed in cambio di protezione, o per essere esenti dalle tasse. Ciò veniva riconosciuto legalmente, con regolari contratti (viene da pensare a Totò che vende la Fontana di Trevi...). In un paese vicino, leggenda vuole che, avessero offerto la loro aria. Furono costretti a pagare una tassa per ogni nuova edificazione.
Condividi su:

Seguici su Facebook