Agility dog, un gioco educativo fatto di ostacoli e percorsi istruttivi, per offrire al cane un momento di svago e di collaborazione con il proprietario. Insomma, un modo utile per educare il cane. Corsi di addestramento in Educazione avanzata per una perfetta condotta al guinzaglio e per riportare un oggetto. Corsi di Obedience, nati per valutare le doti del cane e la sua capacità di recepire l’addestramento e di inserirsi nella vita sociale. Sono alcune delle attività previste dai centri cinofili per la risoluzione dei problemi di comportamento del cane, la sua educazione e l’addestramento. Forse però bisognerebbe riflettere sull’utilità e la possibilità di corsi ad hoc per “l’addestramento” degli esseri umani, visto che spesso non bastano l’educazione in famiglia (quando c’è), il buon senso e il rispetto per gli altri. Sono migliorate le condizioni di Luca Massari, il tassista che qualche domenica fa, a Milano, ha investito accidentalmente un cagnolino. La proprietaria del cane subito dopo l’incidente del suo amico a quattro zampe avrebbe urlato e incitato le tre persone che sono oggi in carcere, ad aggredire Massari con un brutale pestaggio che lo ha ridotto in uno stato di coma farmacologico. Tanti gli spettatori silenziosi ed inerti della violenza avvenuta in un quartiere difficile della periferia del capoluogo lombardo, ma che sono state minacciate in ogni modo. Una storia di prepotenza e omertà, che si può in qualche modo collegare alla storia della donna romena morta dopo aver ricevuto un pugno in faccia, a seguito di una lite per la fila alla cassa del bar, nella stazione metropolitana Anagnina di Roma. Un diverbio per un biglietto della metro, una serie di parole volate da entrambe le parti, spintoni, un pugno in pieno viso che fa cadere la donna a terra esanime, il ragazzo che se ne va senza nemmeno accertarsi delle condizioni della donna e la totale indifferenza dei passanti che pur vedendo una persona priva di sensi continuano a camminare come se nulla fosse accaduto. Dure le parole del sindaco Gianni Alemanno che paventa l’ipotesi di una denuncia all’autorità giudiziaria per omissione di soccorso contro ignoti. Casi simili sono accaduti la scorsa estate a Pescara, Alba Adriatica e Martinsicuro. Elementi comuni: la violenza e l’indifferenza. Vivere gli uni accanto agli altri non è semplice, almeno alcune volte, bisogna fare i conti con se stessi, con i modi di essere e pensare, con il tempo che corre e scorre, con la nostra e l’altrui complessità. Ma è doveroso almeno provare a tessere rapporti di giustizia e rispetto. Spesso sembra di viaggiare nel caos più assoluto, nell’irrazionale e nel non senso, e dell’ordine (dei pensieri, delle passioni e delle pulsioni) e dell’armonia non c’è nemmeno il vago ricordo. Le norme del diritto naturale non dovrebbero essere intese come imposizioni esterne, ma come una “chiamata” a realizzare la nostra umanità, e per questo diventa fondamentale la loro conoscenza, riconoscimento e rispetto. Il rispetto si deve a tutto ciò che è altro da noi, si deve a ciascun essere umano per il fatto stesso di “essere”, e questo non vuol dire amare o condividere o avvalorare, ma semplicemente dare un valore. L’indifferenza, l’elemento comune che più sconcerta negli episodi accaduti, potrebbe essere interpretata come egoismo, come diniego assoluto del valore dell’altro. Tutto sembra normale e scorre sotto gli occhi come se non ci appartenesse, quasi a guardare il bene e il male con lo stesso atteggiamento. Alla fine dei conti sono meglio gli errori dell’entusiasmo, che l’indifferenza del discernimento. Come scriveva Elie Wiesel, premio nobel per la pace nel 1986: “Di una cosa sono certo: il male peggiore è l’indifferenza. Il contrario dell’amore non è l’odio, ma l’indifferenza; il contrario della vita non è la morte, ma l’indifferenza; il contrario dell’intelligenza non è la stupidità, ma l’indifferenza: E’ contro di essa che bisogna combattere con tutte le proprie forze. E per farlo un’arma esiste: l’educazione. Bisogna praticarla, diffonderla, condividerla, esercitarla sempre e dovunque”.
