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Informazione in gravidanza: le fonti sicure per una gravidanza serena e consapevole

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Una gravidanza serena e sicura per la gestante e per il nascituro inizia sempre da una corretta informazione, ma nel bombardamento di informazioni che proviene da social network e internet in generale, orientarsi non è affatto semplice. Compito dei futuri genitori è perciò quello di selezionare con attenzione le fonti di riferimento, così da avere una visione complessiva articolata, che tenga conto delle sfumature e che consenta di fare le scelte giuste e di prepararsi al meglio al lieto evento.

Prepararsi al meglio significa avere pieno accesso alle corrette informazioni di tipo medico e al tempo stesso essere aggiornati su tutte le novità legislative. Le famiglie che mettono al mondo un figlio hanno infatti una serie di doveri ma anche di diritti economici e sociali, per cui informarsi è d'obbligo se non si vuole rischiare di perdere le facilitazioni a cui si può avere accesso. In questo articolo forniamo una serie di fonti autorevoli da consultare per tenersi al passo con l'informazione sul tema.

 

  1. Informazione medica: i portali di riferimento e i temi più interessanti

Fermo restando che il ginecologo o l'ostetrica che seguono la gravidanza sono i punti di riferimento più saldi e autorevoli per una donna in dolce attesa, non si può dimenticare che oggi internet è una miniera di informazioni a cui le donne attingono quotidianamente per rispondere ai piccoli e grandi dubbi durante i 9 mesi di gestazione.

Guardando ai dati del motore di ricerca Google, sono ad esempio 33,100 le ricerche mensili in Italia con il termine “gravidanza”, mentre sono 49.500 quelle per “sintomi gravidanza”, 40.100 per “settimane di gravidanza” o “settimane gravidanza”, 12.100 per “data presunta parto” e così via. Le domande poste al web riguardano perciò migliaia di utenti ogni mese, e i siti che producono informazioni su questi temi sono altrettanti. Digitando su Google “settimane di gravidanza”, per fare un esempio, il motore di ricerca restituisce 30 milioni di risultati.

L'informazione online sulla gravidanza ha fatto un grande scatto in avanti da quando esistono portali come Alfemminile, Pianetamamma o Marmocchio.it, per cui non è difficile avere accesso a contenuti di qualità effettuando una semplice ricerca attraverso Google. Ai portali di informazione più autorevoli possono aggiungersi i forum, dove da anni si alimentano discussioni di donne che riportano le proprie esperienze dirette, creando di fatto una rete di solidarietà e supporto che può essere di grande sostegno in un momento delicato come quello di accompagnamento alla nascita.

Come su qualsiasi altro tema, è però importante possedere un background di conoscenza sull'argomento per evitare di leggere e credere a tutto, in particolare fake news o notizie approssimative che trovano nei social network il loro terreno più fertile.

I temi di ambito medico su cui una futura mamma deve essere più informata sono quelli che hanno più a che fare con il sano sviluppo del feto. Non si tratta perciò di decidere se ascoltare o no Mozart con il pancione, ma di conoscere come funziona il proprio corpo e come si svolge la gravidanza per evitare di assumere comportamenti a rischio.

Conoscere ad esempio il funzionamento della placenta, che è un vero e proprio organo (anche se temporaneo) in grado non solo di alimentare il feto con tutto ciò che mangia la mamma, ma anche di produrre gli ormoni al posto delle ovaie, che nei 9 mesi di gestazione sono a riposo. La placenta perciò è la responsabile delle produzione di tutti gli ormoni della gravidanza: la prolattina, la gonadotropina corionica umana (HCG), gli estrogeni e il progesterone. Sapere cosa è e come funziona l'organo della placenta offre alle future mamme nuovi spunti per informarsi presso il proprio medico, chiedendo non soltanto “come sta il bambino” ma anche “come sta la placenta”, perché dalla placenta deriva lo sviluppo del bambino. Ma essere informati sulla placenta significa anche diventare più consapevoli dell'importanza delle proprie scelte alimentari o degli stili di vita adottati, come ad esempio sul consumo di alcol e sigarette.

Proprio l'alimentazione è un grande tema con cui ogni gestante si ritrova a fare i conti. Da un lato ci sono le ansie più comuni legate alla toxoplasmosi o alle altre infezioni che potrebbero danneggiare il feto. Dall'altra c'è la lotta alla disinformazione che spinge ancora molte donne a credere di dover mangiare per due, senza essere a conoscenza dei rischi per il feto derivanti da patologie come il diabete gestazionale o l'obesità. Anche in questo caso, maneggiare con cura l'informazione self service, seguire le indicazioni dei medici e individuare le fonti corrette d'informazione sono i tre pilastri irrinunciabili.

Per non sbagliare si può partire dalle linee guida del Ministero della salute, che danno delle regole essenziali ma comunque valide per mangiare nel modo corretto, conoscere quale dovrebbe essere in una persona normopeso l'aumento ponderale durante tutta la gravidanza e come consumare cibi in sicurezza. Il Ministero insiste molto sull'importanza dell'acido folico in gravidanza, che dovrebbe essere assunto già prima del concepimento (almeno un mese) e proseguire per i primi tre mesi di gravidanza. La scienza ha infatti ormai provato che l'acido folico è responsabile della corretta chiusura del tubo neurale e previene l'insorgenza di alcune gravi patologie neonatali, prima fra tutte la spina bifida.

Un altro grande tema su cui occorre informarsi è l'assunzione di farmaci in gravidanza. È opportuno che il medico informi le future mamme che non tutti i medicinali, nemmeno tra i più comuni analgesici, sono adatti ad essere assunti quando si è in stato di dolce attesa. Ed anche con i farmaci su cui c'è il via libera (ad esempio la Tachipirina), è essenziale conoscere le dosi massime di assunzione. Come sempre, chiedere al proprio medico è il primo passaggio, dopo di che si può fare riferimento al sito farmaciegravidanza.gov.it, che permette di selezionare o il principio attivo o la patologia per sapere se il farmaco può essere assunto oppure no.

Infine rivolgiamo lo sguardo ai cambiamenti del corpo in gravidanza, che le donne vivono quotidianamente e sui quali cercano informazioni per portare avanti la gravidanza in modo sereno e sicuro. Anche qui, avere accesso ad una corretta informazione consente di distinguere tra i normali sintomi o fastidi e i segnali che indicano potenziali pericoli o patologie più gravi. Sapere ad esempio che le perdite ematiche possono essere innocue se presentano determinate caratteristiche può evitare inutili ansie alla coppia dei futuri genitori. Dal lato opposto, conoscere i valori di riferimento normali della pressione, oppure riconoscere i segni di una minaccia d'aborto può avere un immenso valore e aiutare a prevenire o giocare d'anticipo sull'insorgenza di complicazioni gravi come la gestosi.

  1. Gravidanza e diritti: cosa sapere, dove informarsi

I mesi passano, il pancione cresce e ben presto ci si accorge che un figlio porta con sé una serie di adempimenti burocratici con cui tutte le famiglie devono fare i conti. Informarsi correttamente sui doveri ma anche sui diritti consente di non perdere le agevolazioni a cui si potrebbe avere accesso, e siccome solitamente vengono introdotte o confermate dalle leggi di bilancio, bisogna mantenersi aggiornati in tempo reale sui decreti emanati.

Guardando al 2019, la novità più importante introdotta dalla legge di Bilancio riguarda la possibilità per le gestanti di lavorare fino al nono mese compreso, fruendo dei 5 mesi di maternità obbligatoria dopo il parto e non con la consueta formula del 2+3. Finora, in caso di ok da parte del medico, la lavoratrice dipendente poteva decidere di posticipare il congedo obbligatorio fino all'ottavo mese, per restare a casa 4 mesi dopo la nascita. Adesso, se le condizioni di salute e di lavoro lo permettono, è possibile lavorare fino alla data del parto ed interrompere nei 5 mesi successivi, percependo l'80% del proprio stipendio.

Anche per i papà la Legge di Bilancio ha portato una novità, con l'estensione a 5 giorni del congedo di paternità obbligatorio. I giorni di congedo obbligatorio possono essere fruiti insieme a quelli della madre o dopo, purché siano presi entro i primi 5 mesi di vita del bambino.

Sul sito dell'INPS, nel relativo approfondimento, si legge che:

 

Per l’anno solare 2019, l’articolo 1, comma 278, legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio 2019) ha aumentato a cinque il numero dei giorni di congedo obbligatorio.”

 

Nel 2019 è stato confermato anche il bonus nascita, che consiste in un assegno esentasse di 800 euro per tutte le mamme al settimo mese di gravidanza, erogato direttamente dall'INPS alle donne in stato di gravidanza.

Per conoscere le possibilità offerte alle famiglie dalla pubblica amministrazione, il primo punto di riferimento è sempre il portale dell'INPS, al quale conviene iscriversi richiedendo il pin dispositivo (pin che consente di inoltrare richieste all'Istituto) già prima della nascita. Un'altra fonte autorevole a cui fare riferimento è Il Sole 24 Ore, giornale privato ma molto autorevole e affidabile per ogni notizia che riguardi fisco, leggi e finanza.

 

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