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RIPRESA AD ORTONA LA TRADIZIONE ZAMPOGNARA DELLA NOVENA DELL'IMMACOLATA

La Redazione
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 Il prof Aldo D'Anastasio, presidente dell'Istituto Farnese di Ortona, ha organizzato, per la ripresa della tradizione della novena dell'Immacolata a Ortona, una interessante manifestazione culturale. Dopo il dotto intervento del sindaco Vincenzo D'Ottavio, che ha sottolineato l'attaccamento delle famiglie ortonesi verso la novena suonata e cantata dagli zampognari è stata data la parola a Vito Giovannelli per relazionare sulle zampogne arcaiche di matrice abruzzese.                                                  

Dopo aver accennato alla zampogna avezzanese e a quella cerquetana (autentiche invenzioni dell' etno-organologia prodotta dai pastori abruzzesi), Giovannelli ha puntualizzato che dal punto di vista organologico l'esemplare più arcaico prodotto in Abruzzo è proprio quello costruito dai boscaioli e dai carbonai di Pennapiedimonte e di Guardiagrele.                                                                            

Giovannelli ha mostrato anche una ricostruzione, dell'antico aerofono di Pennapiedimonte, ricostruito dal liutaio Francesco Durante, di Ascoli Piceno. Vito Giovannelli ha fatto cenno anche al fregavende, strumento pastorale, nato prima della zampogna, rinvenuto dal glottologo Ernesto Giammarco a Roccamorice nella contrada  di Pian delle Castagne.    

 La serata si è conclusa con l'inaugurazione di una mostra sull'iconografia della zampogna. Tra le opere esposte c'era un piffero realizzato in pietra della Maiella. E' stato suonato, in prima assoluto, dal prof. Mario Canci, di Chieti. Numeroso il pubblico accorso per ascoltate la voce di questa autentica novità strumentale.                                                                                                                                                                                                         

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