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Diciamo NO ai tentativi di cementificazione selvaggia

Franco Caramanico lancia la petizione popolare

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L’amministrazione comunale di centro destra, a distanza di 4 anni, non è riuscita ad approvare il nuovo Piano regolatore generale adottato dal 2010 e nato dalla concertazione con tutta la cittadinanza. Un ritardo gravissimo che ha impedito finora a centinaia di famiglie di costruire la propria abitazione, bloccando il settore edilizio e provocando ulteriori perdite di posti di lavoro. Non si è trattato di una semplice inadempienza, come dimostrano i fatti accaduti negli ultimi giorni: la realtà è che, alla fine, l’Amministrazione ha gettato la maschera, rivelando le sue vere intenzioni, vale a dire la volontà di portare avanti una variante al Piano per realizzare circa 10.000 mq di edilizia residenziale, oltre 1200 mq di commerciale e circa 1600 mq di misto (commerciale, ricettivo, alberghiero), con la trasformazione dell’edificio scolastico dei Cappucini.

Un vero scempio edilizio che comporterebbe la trasformazione del nostro territorio, sottoponendolo ad una violenza urbanistica. Il previsto inserimento di circa 400 abitanti nella zona creerebbe, inoltre, notevoli problemi per quanto attiene l’approvvigionamento idrico, il potenziamento delle reti, degli impianti di depurazione e degli altri servizi. Senza contare che verrebbe stravolto un intero comparto, con la realizzazione di circa 100 appartamenti difficili da vendere in questo periodo.

A tutto questo si aggiunge il fatto che l’intervento prevede la partecipazione di imprese private, che avrebbero la possibilità di trasformare il palazzo scolastico dei Cappuccini di circa 5.000 mq in residenza, di edificare altri 4.500mq a scopi abitativi e un centro commerciale di 1.200 mq nell’area ex micro-nido, a cui si aggiungerebbe una struttura mista di 1.620 mq nella zona di via Anello. In cambio le imprese parteciperebbero alla realizzazione del nuovo Campus scolastico e di una palestra in via Anello in un’area dove la presenza di un vecchia fondazione ne renderebbe difficile la realizzazione.

Con queste manovre, dunque,  l’Amministrazione ha reso evidenti i veri interessi che guidano le scelte in materia di pianificazione. Si cerca di gettare alle ortiche uno strumento urbanistico in grado di dare risposte a centinaia di cittadini e di assicurare uno sviluppo per l’intera comunità. E tutto questo con uno scopo ben preciso: favorire l’interesse di pochi privati a scapito di quelli di tutta la popolazione, alterando in maniera irreversibile il volto e le peculiarità del nostro territorio che verrebbe stravolto da una colata di cemento.

Sinistra Ecologia e Libertà farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per far rispettare le norme vigenti e garantire l’approvazione di un PRG in grado di assicurare lo sviluppo del nostro paese. Per questo scenderemo domenica in piazza per lanciare una petizione popolare e raccogliere le firme necessarie a bloccare un progetto che si rivelerebbe un autentico danno per la nostra amata Guardiagrele.

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