Le piste sono innevate a sufficienza, ma ciò non è bastato a consentire l'avvio della stagione sciistica nel comprensiorio della Maielletta a Passolanciano e Mammarosa. Gli skilift sono tuttora fermi e la causa è da ricondurre alle diatribe interne alla società di gestione degli impianti, la Mamma Rosa Funivie. Ne deriva, come già nelle scorse settimane, l'ondata di protesta da parte di utenti ed operatori turistici della zona.
Secondo il parere dell'amministratore della Mamma Rosa Funivie, Guido Ferrara, la responsabilità della situazione è da affibbiare a specifiche personalità coinvolte nel caso, la cui funzione verrà presto sottoposta ad accertamenti da parte della Magistratura.
Un dissidio che prende le forme di uno scontro politico: ad essere additato è il Comune di Rapino, il quale negli anni passati, a parere di Ferrara, ha determinato pesanti perdite nei bilanci della società , con notevoli incrementi del canone di affitto, addirittura quadruplicato, a cui si è andato presto ad associare un servizio non sempre garantito ed un conseguente calo dell'utenza del 60%.
Non meno gravi sono le responsabilità che Ferrara assegna al poprio socio di minoranza, Primavera-Cialoni, accusato di non aver contribuito alle manovre di risanamento economico della Mamma Rosa Funivie, bocciando le proposte per interventi finanziari mirati al supporto della società e al conseguente riavvio delle regolari attività degli impanti.
A tali difficoltà interne alla società si aggiunge il rigetto dell'esposto presentato dai vertici societari al Tribunale Speciale de L'Aquila, in cui si richiedeva l'intervento immediato degli organismi provinciali e regionali.
"Abbiamo proposto reclamo contro questo rifiuto e attendiamo una decisione entro la prima decade di Gennaio" spiega Ferrara "fino ad allora la società non può riaprire gli impianti".
A detta dell'Amministratore la problematica della Maielletta è solo un'esemplificazione di quanto accade a livello nazionale, in una situazione di deficit economico da cui deriva il generale calo del turismo invernale, nonchè l'accentuarsi del senso di proprietà sui terreni montani da parte delle municipalità .
Le prospettive a riguardo sono però positive: Ferarra, consapevole della generale preoccupazione, assicura però che la società sarà presto in grado di garantire un servizio completo all'utenza, ponendo fine ai dissidi societari e consentendo il prosieguo delle regolari attività .
Rimane tuttavia il dubbio su quale sarà l'esito dell'ormai inoltrata stagione invernale.