Una decisione inaspettata, presa proprio nel giorno del suo 36° compleanno, che gli fa onore e conferma la sua genuinità, correttezza e rispetto che da sempre lo contraddistinguono. Un ragazzo forte, che grazie alla sua bravura e perseveranza ha avuto successo, senza mai montarsi la testa.

Saranno state forse tutte quelle candeline sulla torta che per un giocatore professionista sono tante e stanno a significare una carriera matura e quindi l'incertezza sul futuro azzurro che forse sa più di certezza di un secondo posto fisso. O forse proprio gli otto anni passati in azzurro che fanno contare poche soddisfazioni personali, anche quando il Napoli in Italia e in Europa lo rendevano uno dei portieri più forti del momento. O la volontà di lasciare spazio alle giovani promesse del panorama calcistico nazionale.

Fatto sta che al termine della partita dell'Italia contro il Malta, vinta dagli azzurri per due a zero e valida per la qualificazione ai prossimi mondiali del Brasile, in diretta tv ai microfoni di Rai Uno, il portierone guardiese annuncia la sua decisione di lasciare la maglia azzurra.

Con ironia e pacatezza Morgan ha spiegato di aver preso la decisione nella mattinata di ieri, e di essere sicuro di lasciare la squadra in buone mani.

Un' uscita in punta di piedi che porta con sè, forse, qualche rammarico per un percorso vissuto mai da vero protagonista anche quando avrebbe potuto dare tanto a questa nazionale.