Non solo fiadoni di formaggio, pastamandorla ed agnello ma, una ricerca nella cucina povera guardiese. Il contadino non poteva apparecchiare il suo banchetto con ricchi prodotti, contando solo sulle delizie della propria terra poteva, però, allietare il palato. Le festività separavano le tavole degli umili da quelle dei signori: ed ecco, da un lato, uova sode in sostituzione della carne di agnello nel ragù delle “lahanelle”, pappardelle, e, dall’altro, capretto o agnello arricchiti con formaggio ed uova.
Lo chef Gino Primavera riproporrà entrambi i piatti della tradizione per la Santa Pasqua, «proposti entrambi in un piatto che vuole essere ricco». Il ristorante Santa Chiara non vuole globalizzare i suoi gusti ma, correre alla ricerca di radici e di memoria per trovare un’identità unica e ricca di passato.