IL COMITATO PER L’ACQUA GUARDIAGRELE ha partecipato ad una riunione convocata dal Prefetto di Chieti con la presenza del sottosegretario Giovanni Legnini, i rappresentanti di Aca e Ersi, di rappresentanti della Provincia e della Regione, del Presidente della Sasi Scutti Domenico, del Sindaco di Guardiagrele Sandro Salvi, dell’assessore Di Prinzio e dei consiglieri del gruppo di minoranza.
Il sottosegretario Giovanni Legnini, da noi precedentemente incontrato e informato della gravità del problema dell’acqua a Guardiagrele, ci ha illustrato le possibilità di accedere alle risorse stabilite dalla attuale legge di stabilità per interventi riguardanti la gestione dell’acqua e della depurazione. Ha motivato l’impossibilità del governo ad intervenire dichiarando lo stato di emergenza come richiesto dal sindaco Salvi con la lettera inviata al Presidente Letta, in quanto tale stato viene conclamato solo in gravi crisi ambientali. Ha riferito, quindi, di una reale e possibile soluzione finalizzata ad interventi radicali e risolutivi della nostra grave crisi idrica che, ormai cronica, si è evidenziata in tutta la sua gravità nelle ultime due stagioni. E’ necessario, però, che la Regione, alla quale saranno trasferite le risorse statali, nella ripartizione dei fondi tenga conto della priorità degli interventi sull’acquedotto dell’Avello.
LA SOLUZIONE NON E’ CERTA, MA SICURAMENTE FATTIBILE, SE TUTTE LE PARTI IN CAUSA COLLABORERANNO CON INTENTI UNITARI E ASSUMENDOSI LE PROPRIE RESPONSABILITA’, E SE CI SARA’ LA VOLONTA’ POLITICA A RICERCARLA.
Il presidente Scutti ha riferito che la causa della carenza idrica va riferita soprattutto alle perdite di una rete vecchia e fatiscente, da sostituire in gran parte. Il comitato ha fatto notare gli altri problemi legati alla captazione dell’acqua in località Linaro, dove il cosiddetto “materasso filtrante” è da rifare in quanto intasato e perché non assolve più alla sua funzione, facendo perdere acqua già alla sorgente; altro intervento importante, secondo il Comitato è l’ampliamento del serbatoio di accumulo situato in zona San Giovanni. Da verificare anche in maniera approfondita l’opportunità, i tempi e l’attuazione di nuovi pozzi a Bocca di valle. Ritiene inoltre che le risorse debbano convergere sull’ammodernamento e il rifacimento dell’attuale rete, poiché un’altra proposta dibattuta, il collegamento Verde-Avello, presuppone costi molto più alti, tempi molto lunghi e non da garanzie per un approvvigionamento sicuro dal Verde, spesso in affanno per le attuali forniture.
La Sasi si assume la responsabilità per l’elaborazione del progetto preliminare richiesto dal sottosegretario Legnini; il Comitato parteciperà ad esso con le sue possibilità e con la determinazione che da due anni contraddistingue le sue attività. La Sasi dichiara che entro la prossima settimana convocherà il Comitato e la seduta si scioglie con appuntamento al 20 gennaio per esaminare il progetto preliminare elaborato nel frattempo.
CHIEDIAMO A TUTTE LE PARTI IN CAUSA DI TROVARE TUTTE LE POSSIBILI INTESE PER UNA COLLABORAZIONE IN QUESTA MOMENTO IMPORTANTE, CHE PER NOI, DOPO UNA FASE ESTREMANENTE CRITICA PER LA GESTIONE DEL BENE PRIMARIO, L’ACQUA ,E DOPO TUTTE LE AZIONI DI CONTRAPPOSIZIONE E DI LOTTA,RAPPRESENTA UNA FASE DI VERIFICA COSTRUTTIVA E INTERLOCUTORIA.
UNA COSA E’ CERTA: SE DOVESSE PERDURARE LA GRAVE CRISI IDRICA ANCHE NEL PROSSIMO ANNO, LA NOSTRA AZIONE CONTINUERA’ IN MANIERA ANCORA PIU’ DURA E DETERMINATA.

