Non si dispiaccia troppo il sindaco Salvi, che alterna alla sua firma quella di Sergio Colasante, segretario locale del PDL, quando pubblica sul web e poi mette in bacheca lo stesso discorsetto sdegnato sui rilievi, fatti dal gruppo consiliare di opposizione, alla sua “orazione” del 25 Aprile. Ha tentato per l'ennesima volta un goffo revisionismo storico - i libri di storia si studiano, non si “aprono” - e ha sostituito a un doveroso discorso istituzionale un mediocre comizio politico. Noi glielo abbiamo fatto notare. E però c'è un elemento nel manifesto suo e del PDL che ci obbliga a replicare ancora: viene chiamata in causa la consigliera Gianna Di Crescenzo personalmente, anche se il nostro manifesto era a firma di tutto il gruppo di opposizione. E' evidente che questo accade per attaccare, come poi puntualmente succede, attraverso di lei, il Partito Democratico del quale la Di Crescenzo è stata validissima candidata. Si dice dalle nostre parti che "LE LUMACHE - NOTI INVERTEBRATI - ESCONO QUANDO PIOVE". Come è vero! Stiano sereni i nostri interlocutori di centrodestra: noi siamo certamente sconcertati per quanto è avvenuto ai vertici del NOSTRO PARTITO, ma nessuno di noi, attivisti ed elettori, mette in discussione la visione politica e la volontà di cambiamento che hanno animato le nostre magnifiche - e per loro irraggiungibili - primarie; e malgrado la volgarità degli attacchi sappiano che continuiamo ad essere grati al segretario Bersani per la proposta di costruire tutti insieme l'Italia Giusta all'interno di regole condivise. Lo faremo, sapremo riprendere slancio: lo dimostrano i circoli in fermento, la vivacità e la passione degli interventi, la sequenza degli incontri di questi giorni. Ma alla nostra capacità critica, non è corrisposto neppure un accenno di senso del pudore da parte del PDL locale quando il suo PADRONE è stato condannato in processi penali, implicato in storie di escort, minorenni, compra-vendita di parlamentari, figuracce in tutta Europa, baciamano a dittatori e amichevoli visite a moderni tiranni dell’est! Il Centrodestra si compiaccia abbracciando il suo impresentabile burattinaio. Appunto: a Roma qualcuno si è dimesso, Berlusconi mai!

Il Circolo PD di Guardiagrele