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Piano di riequilibrio di bilancio – Provincia di Chieti

Il perché di un voto contrario.

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Nel cons. prov. del 07 febbraio il gruppo di Rifondazione Comunista , insieme a quello dell’IDV ,

ha espresso un voto contrario al piano pluriennale di riequilibrio del bilancio dell’ente .

 

Il voto negativo è dettato dal fatto che si tratta di un piano confuso , contradditorio e frammentato .

 

Ci sono molti elementi negativi :

nel piano vengono evidenziati problemi di gestione ordinaria , c’è lo sforamento del Patto di stabilità ,

ci sono gli aumenti delle imposte a carico dei cittadini ( imposta di trascrizione, RC auto,Tarsu)

c’è tutto il discorso degli strumenti finanziari (swap) che secondo noi dovrebbero essere chiusi immediatamente ,

c’è il capitolo delle riscossioni . la cui capacità è oggi al 18% , il che significa che ci sono grossi margini per recuperare

liquidità e contrastare l’evasione .

C’è l’appesantimento della struttura burocratica con l’istituzione degli uffici “controllo costi fissi “ che molto spesso

costeranno più dei risparmi auspicati .

La confusione è poi totale sulla questione OPS : nella prima bozza si prevedeva lo scioglimento entro il 31.12.2013,

ma dopo le proteste , con un emendamento presentato in aula, la maggioranza ne prevede la sopravvivenza anche se con una forte ristrutturazione .

“Con questo piano , l’Amministrazione Provinciale vuole risparmiare sui consumi energetici e sulle spese generali ,

bene - dice il consigliere Nicola Tinari di Rifondazione Comunista – il problema è che questo risparmio rischia di trasformarsi in minori risorse per la scuole ed in particolare per utenze e riscaldamento .

Per questo , continua Tinari , ho presentato un ordine del giorno che mira a recuperare i tagli alle scuole con un taglio

al numero degli Assessori presenti oggi . L’ ordine del giorno parte dalla constatazione che la situazione normativa delle Province è tale che , dal primo Gennaio 2014 , esse assumeranno una connotazione totalmente diversa da oggi e che la stessa legge di riordino prevedeva soltanto 3 Assessori al posto dei 10 odierni .

Quindi nessuna demagogia , ma soltanto l’anticipo di una normativa con conseguente mantenimento dei livelli di agibilità delle scuole . Per il resto resta il giudizio negativo ad un piano “confuso , contradditorio e frammentato “ .

 

Nicola Tinari

Partito della Rifondazione Comunista

Consigliere Provinciale  

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