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Un acquedotto pieno di chiacchiere

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Sembrava che la situazione peggiore, in tema di approvigionamento idrico, Guardiagrele l'’avesse vissuta l’'anno scorso, quando per giorni aziende zootecniche, caseifici e cantine dovettero essere aiutati con le autobotti, riportando migliaia di euro di danni. Invece quest'’anno in cui, grazie alle abbondantissime nevicate, non ci sarebbero dovuti essere problemi, la nostra città è al collasso.

Contrade intere sono rimaste per giorni (e qualcuna lo è ancora) senz'’acqua. Disagi per chi in casa ha bimbi piccoli o persone anziane e file alle fontane. Il tutto in un rimpallo continuo tra Comune e S.A.S.I. e l'’inadeguatezza totale del'l’Amministrazione nel fronteggiare questa emergenza. Alcuni cittadini, stanchi di non avere risposte, si sono persino rivolti ai Carabinieri.
    

Nell’ultimo consiglio comunale il gruppo di opposizione "“Guardiagrele Il Bene in Comune"” ha chiesto di affrontare il problema, suscitando le ire dell'assessore, nonché dipendente S.A.S.I. in aspettativa, Donatello Di Prinzio. Il problema, infatti, non si risolve con dichiarazioni coniugate al futuro (da rispolverare gli articoli sul Centro in cui l'’assessore Di Prinzio annunciava l’imminente inizio di lavori per l'’interconnessione dell’'Avello con la sorgente del Verde) o promesse fatte ai cittadini, sul sito del Comune, di «alzare la voce» sui giornali, ma cercando di far luce sulle responsabilità e sui dati reali.

Pare poi una grande presa in giro fatta ai cittadini guardiesi, alle prese con i rubinetti asciutti, l'’inaugurazione in pompa magna, la settimana scorsa, della nuova condotta Fara San Martino-Lanciano che fornirà cento litri al secondo di acqua in più al Frentano, ai paesi della costa e a Ortona. Tanto più che sui quotidiani campeggiava la foto di un sorridente presidente-fantasma della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio e di un soddisfatto Chiodi, entrambi di centrodestra. A quanto pare, i rappresentanti guardiesi di PDL e UDC, oltre a essere stati scavalcati in materia di sanità, sono rimasti inascoltati anche per quanto riguarda l’'acqua.

E sì che Salvi, mesi fa, aveva espresso voto favorevole per l'’aumento delle tariffe del servizio idrico e un paio di settimane addietro né lui né alcun suo rappresentante si erano presi la briga di prendere parte alla riunione per l'’approvazione del bilancio della S.A.S.I. dove, magari, avrebbero potuto far presente i disagi del nostro Comune. Tornando a Di Giuseppantonio, sentir dire da lui che «è il momento di attuare la riforma dell'Ato», dopo che ne è stato Presidente e aver deciso allora, non da solo, lo storno di fondi verso la Frentania che, invece, sarebbero dovuti servire a risolvere la situazione idrica guardiese, è quanto meno di cattivo gusto.

In attesa che ci venga concesso un Consiglio Comunale in cui discutere di questi fatti, c’è da rammentare che in una interrogazione del 16 maggio 2007, l’'allora consigliere comunale Pierluigi Dell’Arciprete accusava l'’amministrazione comunale di essere responsabile dei disagi che la cittadinanza soffre quando l'’acqua viene a mancare e faceva un’approfondita analisi dello stato di reti e sorgenti, mentre nella richiesta di convocazione dell’'Assise Civica a firma Di Prinzio, Salvi e Dell'’Arciprete in data 25 agosto 2008, chiesta per analizzare la crisi idrica, si difendeva l’operato della S.A.S.I., oggi grande accusata dai suddetti. Nel frattempo, manifesti in giro per la città, a firma del Sindaco, assicurano una fornitura sospesa solo nelle ore notturne, mentre la realtà è che i contatori girano per fornirci solo aria!
 

 

Gruppo Consiliare "“Guardiagrele il Bene in Comune”"

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