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Centrale a Biomasse: persa un'altra occasione per bloccarne la realizzazione

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Il 5 giugno scorso è stata presa in esame in Regione, presso la commissione di Valutazione Impatto Ambientale (V.I.A.), la realizzazione di una centrale a biomasse da 1 Megawatt (da rifiuti) a Guardiagrele, in località Piano Venna, proposta dalla ditta Renovo di Bergamo e sostenuta dalla Lega Nord Guardiagrele.

Il Sindaco Sandro Salvi, ora contrario al progetto, dimentica di aver partecipato ad un convegno organizzato dalla stessa Renovo e patrocinato dal Comune, dove si disse favorevole ad un simile impianto, scorda le dichiarazioni sulla stampa in cui ci definiva allarmisti e semplici cacciatori di visibilità, non si cura del fatto che i membri di centrodestra delle commissioni comunali assetto del territorio e attività produttive, eletti da lui e dalla maggioranza, hanno dato parere favorevole in merito, fa finta di non aver ricevuto le nostre interrogazioni in chi chiedevamo spiegazioni sull’iter e sulle intenzioni dell’amministrazione.

 

Accortosi, però, che non solo i dubbi sollevati dal nostro gruppo consiliare erano più che fondati, ma che anche i guardiesi cominciavano a mugugnare, Salvi comincia a fare marcia indietro. Per non assumersi la responsabilità di decidere, ancora una volta si trincera dietro pareri tecnici che, dopo uno studio costato 6000 euro dei contribuenti, gli dicono le stesse cose che noi abbiamo sempre detto gratuitamente. E così sui giornali appaiono i primi dubbi del Sindaco sull’opportunità di realizzazione della centrale, fino a diventare uno dei principali motivi di rottura con la Lega.

 

Ma come sempre, è tutto fumo e niente arrosto, pura propaganda e tentativo di mantenere il consenso elettorale. Sì perché il primo cittadino, come usa fare anche nelle riunioni sulla sanità dove si devono prendere decisioni, al comitato di V.I.A., il 5 giugno non si presenta! Ed è strano, dato che in questo tipo di procedura il parere degli enti locali conta eccome. Quindi nessuno dell’amministrazione è andato a dire di essere contrario all’impianto, nessuno ha portato in regione lo studio (da 6000euro) che, tra le altre cose, dice anche c’è un vizio procedurale, perché non si può applicare ad una materia simile un iter semplificato, nessuno, ancora una volta, ha preso una posizione.

Su questo argomento non molliamo e continueremo ad opporci, ma Salvi ha perso un’altra occasione per dimostrare di avere almeno un’idea chiara su una questione e di poter/saper prendere una decisione!


Gruppo consiliare “Guardiagrele il bene in comune”

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