“In merito al Progetto Teti, oggetto in questi giorni di interesse da parte dei media, va precisato - dichiara il Rettore dell'Università ‘Gabriele d’Annunzio' Liborio Stuppia - che esso fu proposto al nostro ateneo nell’ambito di una generica prospettiva non delineata né nei contenuti né nel novero dei soggetti erogatori né nei tempi e nelle modalità di attuazione concreta, di fondi destinati allo sport di cui avrebbero potuto beneficiare anche gli studenti della ‘d’Annunzio’.
I promotori del Progetto Teti - aggiunge Stuppia - ce lo hanno presentato dichiarando che esso aveva il placet del Ministero dello Sport e i Giovani. Pertanto, avendo manifestato un primo generico interesse, l’ateneo aveva delegato un proprio dirigente per le successive verifiche e per ogni altro approfondimento prima di poter procedere ad ogni decisione ufficiale.
Dopo questo primo passo non è seguito alcuno sviluppo esecutivo del progetto. Pertanto - conclude il rettore Stuppia - l’iniziale interesse del nostro Ateneo non si è tradotto in alcuna delibera da parte degli organi accademici”.
L'acronimo Teti - Training, Education e Team Integration - si dichiarava in sede di presentazione del progetto - rappresenta l'intento di promuovere una cultura sportiva inclusiva e consapevole tramite l'integrazione dei diversi ambiti operativi. L'iniziativa, promossa da Chieti Calcio, Università ‘d’Annunzio' e Terme di Popoli, aveva trovato risalto in un incontro organizzato nella Sala Stampa della Camera dei Deputati alla presenza, tra gli altri, del parlamentare abruzzese Guerino Testa, del patron del club calcistico neroverde Altair D'Arcangelo e del presidente Gianni Di Labio e del delegato dell'ateneo Andrea Arcangeli.