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CONTAMINAZIONI NUCLEARI, DAL “LONTANO” ORIENTE ALL’ITALIA

L’Ispra inizia i controlli per regione sulle polveri sottili

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L’Ue rassicura: l’Europa non corre rischi per quanto accade nelle centrali in Giappone. L’Ispra (Istituto nazionale preposto al controllo ambientale) ha come obiettivo quello di valutare la presenza nell’atmosfera di radiazioni gamma. Tale provvedimento è ritenuto precauzionale: sembri che i livelli di radiazione siano normali in tutti gli Stati membri. Il monitoraggio da mensile è diventato quotidiano, nonostante l’Italia non ricorra a questa fonte di energia e sia lontana dall’Oriente. L’Emilia Romagna è la prima ad intensificare i controlli, ribadendo il suo no al ritorno del nucleare di terza generazione. L’obiettivo dell’ attività, messa in atto oggi, su richiesta dell’ Ispra, dalle strumentazioni della Sezione Arpa (l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) di Piacenza, è valutare la presenza nell’atmosfera di radiazioni di natura elettromagnetica, prodotte dalla radioattività o da processi nucleari o subatomici. I controlli intensificati rassicurano e preoccupano nello stesso tempo. Quale sarà la strada da seguire? Sarà l’atomo o sarà il sole?
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