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Diventare streamer di successo? Tutto quello che c’è da sapere

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Le evoluzioni tecnologiche di questa epoca storica stanno rivoluzionando profondamente moltissimi aspetti della nostra vita quotidiana, dal modo in cui facciamo la spesa a quello in cui guardiamo la TV o ascoltiamo la musica. L’innovazione, però, ha avuto un fortissimo impatto anche su un altro campo: quello del lavoro. Le connessioni ultra-veloci, il Wi-Fi, lo streaming, il 3D e la realtà virtuale hanno dato vita a moltissime nuove professioni. Una delle più interessanti e innovative è quella dello streamer, ovvero quella figura che condivide in diretta streaming sui propri canali contenuti sempre diversi e accattivanti. Oggi parleremo proprio di questo e proveremo a capire quali sono i segreti per diventare streamer di successo.

Lo streamer, così come ogni altra professione, ha bisogno dei cosiddetti “ferri del mestiere”. Ferri del mestiere che in questo caso sono rappresentati da un PC fisso o portatile con buone prestazioni (almeno 8GB di RAM), una videocamera (per partire può essere sufficiente la webcam installata nel PC) e un microfono USB. Per iniziare a pubblicare le prime dirette è più che sufficiente. In un secondo momento potremo valutare di arricchire la dotazione anche con un mixer, una videocamera dedicata 4K e un microfono professionale XLR.

Una delle scelte più importanti da fare prima di iniziare a pubblicare contenuti è quella della piattaforma. Le più utilizzate dagli streamer di successo sono due, YouTube e Twitch. La prima è particolarmente indicata per la musica, i podcast e i video brevi. Non per niente fra gli YouTuber più seguiti al mondo ci sono artisti come Justin Bieber (71 milioni di iscritti al canale) e Marshmello (56 milioni di follower) che oltre a pubblicare clip delle sue collaborazioni musicali ha recentemente lanciato una serie di contenuti dedicati alla cucina.

Twitch è invece una piattaforma in enorme ascesa che si sta rivelando un punto di riferimento anche per lo streaming del poker sportivo e dei principali tornei oltre che di molte altre discipline legate all’intrattenimento, ed è più adatta alle trasmissioni lunghe e all’interazione col pubblico. Rimanendo in ambito Texas Hold’em i due esempi di maggior successo sono Jason Sommervile, primo pokerista da 10 milioni di visualizzazioni, e Lex Veldhuis, probabilmente lo streamer di poker più popolare in questo momento.

Messa insieme la dotazione e stabilito il terreno di gioco arriva un’altra scelta fondamentale: quella della scelta della nicchia e del pubblico di riferimento. Anche l’idea di streaming più bella e innovativa andrà sprecata se non riusciamo a intercettare le preferenze delle persone e non riusciamo a individuare un target a cui parlare. Come tutte le professioni anche quella dello streamer richiede studio e preparazione; preparazione che in questo caso comprende l’analisi dello scenario, l’abilità nell’uso degli strumenti informatici di lavoro, l’analisi della concorrenza e quella dei trend principali della rete.

Una volta chiara la situazione globale dello streaming, presa dimestichezza con PC, microfono e webcam e capito come lavorano gli streamer di successo andrà definito il tipo di streamer che vogliamo essere. Indipendentemente dal tipo di contenuti che intendiamo pubblicare, dovremmo riuscire sempre a essere noi stessi, ovvero a trasmettere la nostra unicità attraverso le dirette. Prepariamoci una scaletta di cose da dire o contenuti da mostrare, lavoriamo sulla dizione, comportiamoci sempre in maniera spontanea, ma soprattutto interagiamo con chi ci guarda. È questo che cercano i follower: un rapporto bidirezionale e condiviso.

Come in tutti i lavori, anche nello streaming dei contenuti servono serietà, programmazione e costanza. È infatti fondamentale, dopo aver fatto le prime prove di trasmissione, stabilire un orario fisso in cui andare in onda. In questo caso il ragionamento è molto simile a quello dei canali televisivi tradizionali in cui si attende l’inizio del programma preferito. Trasmettere sempre alla stessa ora ci servirà per diventare punti di riferimento per il pubblico, per aumentare la fidelizzazione e per creare un rapporto ancora più stretto con le persone che ci ripagheranno con visualizzazioni, commenti e condivisioni, ovvero tutto ciò che attira sponsorizzazioni e pubblicità.

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