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Braccialetti elettronici ai centri antiviolenza riconosciuti dalla Regione, via alla raccolta fondi

Si attiva la Commissione Pari Opportunità Abruzzo insieme al Rotary Club Chieti

redazione
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La Commissione Pari Opportunità Abruzzo, insieme al Rotary Club Chieti, ha promosso una raccolta fondi per l’acquisto di braccialetti elettronici da destinare ai centri antiviolenza riconosciuti dalla Regione Abruzzo.

La commissione pari opportunità di Abrex, oltre ad essere da sempre vicina alle donne e con una quota rosa notevole all’interno del suo organico, contribuisce a sostenere  la certificazione della parità di genere e partecipa alla raccolta fondi per l’acquisto dei braccialetti elettronici salvavita.

Sulla pagina Facebook della Commissione Pari Opportunità Abruzzo, il link per contribuire all’acquisto dei braccialetti salvavita pensati per chi è vittima di stalking, discriminazione e violenza. Collegato al telefono di contatti prescelti ed eventualmente delle forze dell’ordine, il bracciale è in grado di allertare subito grazie a una sirena, il suono emesso richiama immediatamente l’attenzione.

In qualità di presidente della Cpo Abrex vorrei divulgare l’importanza delle politiche attive e della formazione professionale che permettono di supportare i percorsi di riqualificazione professionale e di reinserimento delle categorie più vulnerabili, in particolare di quelle donne che purtroppo risultano disoccupate dopo essere state costrette a lasciare il proprio lavoro dopo aver subito violenza. Altra cosa è invece la certificazione di parità di genere cioè la possibilità delle imprese o l’obbligo a seconda della caratteristica dell’azienda di certificarsi .

La legge 165/2021 è entrata in vigore proprio in attuazione del Pnrr in materia di pari opportunità sui luoghi di lavoro rafforzando finalmente la tutela già in parte offerta dal codice pari opportunità del 2006, contemporaneamente ha permesso di contrastare il crescente divario salari tra uomini e donne all’interno del mercato del lavoro (gender pay gap)

Finalmente si arriva come predisposto dall’art 4 alla certificazione della parità di genere volta ad attestare l’efficacia delle misure organizzative adottate dal datore di lavoro che occupi più di 50 dipendenti al fine di ridurre il divario di genere in relazione alla carriera, ai livelli di retribuzione a parità di mansione , alle politiche di gestione delle differenze di genere e tutela maternità . Le aziende che verranno in possesso di questa certificazione avranno un esonero del versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro .

Ovviamente l’obiettivo principale è quello di favorire l’aumento della partecipazione delle donne al mondo del lavoro in particolare supportando l’attività imprenditoriale femminile”, dice Rosa Pestilli vice presidente Commissione Pari Opportunità del Consiglio regionale e presidente della Commissione Pari Opportunità Abrex.

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