Si intitola significativamente “Schermo piatto: la cucina in tv' il convegno che si aprirà il 15 novembre, alle 15.30, presso la Sala di rappresentanza della Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Chieti: un momento di riflessione che mette attorno al tavolo esperti della comunicazione, come Franco Siddi, presidente dell’osservatorio “Tuttimedia” e già segretario nazionale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI), il sindacato unitario dei giornalisti, Vincenzo Morgante, attuale direttore di TV2000, l’emittente della Conferenza Episcopale Italiana, Daniele Imperiale, consigliere dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, ed accademici della cucina, come Mimmo D’Alessio, vicepresidente vicario dell’Accademia Italiana della Cucina, e Leonardo Seghetti, membro del Centro Studi “Franco Marenghi”, espressione del vertice culturale accademico.
A dare il la al convegno saranno il prefetto di Chieti, Armando Forgione, il delegato di Chieti nonché Coordinatore Territoriale Abruzzo dell’Accademia Italiana della Cucina, Nicola D’Auria, e il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta. A moderare l’incontro ci sarà Maurizio Adezio, direttore del Centro Studi Territoriale abruzzese dell’Accademia stessa.
«Essere accademici – spiega Nicola D’Auria, che ha messo insieme le due anime del convegno riuscendo a creare una sinergia che ormai dura da tre anni tra Ordine e Accademia – significa monitorare con pazienza e costanza tutte le espressioni della gastronomia, specialmente quelle più popolari e senza dubbio negli ultimi anni abbiamo assistito ad un proliferare di trasmissioni di ogni genere che hanno come filo conduttore la buona tavola italiana. Purtroppo, non tutto quello che passa in tv è filologicamente e gastronomicamente corretto, per questo vogliamo fare il punto della situazione, confrontandoci primariamente con coloro che sono i mediatori per eccellenza delle notizie con il pubblico, i giornalisti. Credo che allacciare un’alleanza tra media e Accademia possa correggere alcuni degli eccessi che caratterizzano l’analisi e la presentazione della cucina italiana in tv».
Il convegno sarà anche occasione per i giornalisti per acquisire quattro crediti formativi validi per il triennio 2020-2022.