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Si avvicinano le elezioni regionali ed inizia la farsa delle delibere e degli emendamenti.

Tutto il lavoro svolto da parte dell’Associazione Salute è Diritto, dei consiglieri di minoranza del Comune di Guardiagrele e di tutto il Consiglio Comunale sta sfociando in atti che servono solo per salvare la faccia di chi poteva e doveva fare e non ha fatto.

Dobbiamo ricordare tutti che l’Amministrazione Comunale del Sindaco Dal Pozzo, nel 2015 ha vinto le elezioni per la sua campagna a salvaguardia dell’Ospedale di Guardiagrele, campagna  che ha portato avanti insieme al PD ed al centro sinistra di Guardiagrele per tutti i 5 anni dal 2010 al 2015.

Dobbiamo ricordare che dal 01 giugno 2015 il Sindaco Dal Pozzo ha smesso di frequentare il nostro nosocomio come aveva fatto fino ad allora e non ha avuto abbastanza peso presso la Giunta Regionale. Si è esposto solo quel poco che serviva per salvare la faccia e scrivendo lettere di sollecito per far attivare qualche ambulatorio che doveva esserci d’ufficio o per segnalare il non funzionamento di qualche apparecchiatura.

Dobbiamo ricordare che il Sindaco Dal Pozzo, sempre nel suo ruolo di salvatore dell’ospedale , ha istituito la Commissione Sanità nel Comune di Guardiagrele, che si è riunita solo poche volte, alcune solo per ricevere l’Assessore Regionale Paolucci o il Direttore della ASL Flacco, al fine di rassicurarci sul futuro del nostro Ospedale.

Dobbiamo ricordare che la famosa Delibera di Consiglio Comunale del 23.12.2015, che il Sindaco tanto sbandiera, è stata voluta solo dai Consiglieri Comunali di minoranza Di Prinzio, Bianco, Salvi e Caramanico, i quali hanno dovuto sollecitare più volte la convocazione del Consiglio Comunale: evidentemente la questione non era una priorità per gli amministratori.

Dobbiamo ricordare che la mozione portata in Consiglio Regionale dal Consigliere Mauro Febbo, votata all’unanimità dopo un’azione di forza, è stata scritta a più mani, dai Consiglieri Comunali Di Prinzio, Bianco, Salvi e Caramanico e dall’Associazione Salute è Diritto, ma NON dal Sindaco, che si è presentato in Regione…per far registrare solo la sua presenza.

Dopo tutto questo impegno  portato avanti dai quattro consiglieri comunali di minoranza e da un’associazione di volontari, stiamo assistendo ai proclami del Sindaco Dal Pozzo che, prima osteggiava le nostre iniziative, ed oggi addirittura le fa proprie, in altre parole si appropria del lavoro altrui in modo gratuito.

Ora la Giunta regionale approva il 25 ottobre scorso una delibera in cui si danno indirizzi per la riorganizzazione degli Ospedali di Guardiagrele, Gissi, Casoli, Pescina e Tagliacozzo. Una delibera senza i pareri dei Dirigenti, che serve solo per portare un documento (con scarso valore) al prossimo tavolo di monitoraggio al Ministero della Salute.

E’ bene che tutti sappiano come siamo stati presi in giro dal PD Regionale e locale, hanno crocifisso la nostra filiera per 5 anni per i tagli effettuati alla Sanità Regionale, tagli  che però sono serviti per rientrare dal debito ultramilionario. Con la Giunta Regionale di D’Alfonso e il Sindaco Dal Pozzo, non solo non è stato fatto nulla per i piccoli Ospedali, quindi anche per Guardiagrele, ma sono stati ridotti anche i servizi ed aboliti interi reparti (Psichiatria ecc.). A questo sono seguiti 4 anni di silenzi,  adesso di chiacchiere, promesse, accuse e rimpalli.

Se è vero, come è vero, che è la Regione a definire la programmazione sanitaria e ospedaliera, e c’è la volontà politica di restituire a Guardiagrele un presidio ospedaliero (di area disagiata, con posti letto per acuti, con ambulatori, strumentazioni adeguate e personale) lo si faccia e lo si faccia in fretta e in maniera definitiva.

Oggi questi atti servono solo per fare campagna elettorale e continuare a prendere in giro i cittadini; e ci dispiace che anche i buoni propositi del Movimento 5 stelle, che ha proposto un disegno di legge in Regione, si siano trasformati in puro campanilismo a tutela del solo Ospedale di Penne, zona elettorale dell’Onorevole Colletti del M5S.

A differenza di ieri, purtroppo oggi il potere logora chi ce l’ha.

 

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