Alghero, Crotone e Pescara, sono queste le rotte sulle quali Ryanair, nota compagnia aerea low cost, ha scelto di rispariare a seguito di un ulteriore aumento delle tasse aeroportuali da parte del governo italiano.
A Pescara, secondo le stime, con il taglio di cinque rotte 188 lavoratori perderanno il loro posto di lavoro mentre ammontano a 250.000 i passeggeri che la compagnia aerea rischierebbe di perdere operando la propria decisione.
I voli verranno effettuati fino ad ottobre 2016 ma, secondo quanto dichiarato dall'azenda che gestisce l'aeroporto di Pescara, Ryanair sarebbe ancora disposta a "rivalutare le decisioni assunte in caso della prospettazione di forme compensative a tali incrementi resi disponibili entro le prossime settimane" (Linkiesta).
Intanto su internet lavoratori e passeggeri stanno facendo sentire la propria voce tanto che, sulla piattaforma Change.org, è nato un hashtag, #salvatePSR, e una petizione, "Ryanair, non abbandonare l'aeroporto di Pescara!", diretta al Presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, al Sindaco di Pescara Marco Alessandrini e ad altri onorevoli legati alla Regione Abruzzo.
Chiunque voglia firmare può farlo al link https://www.change.org/p/ryanair-non-abbandonare-l-aeroporto-di-pescara?recruiter=482422262&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_facebook_responsive&utm_term=des-lg-share_petition-no_msg&fb_ref=Default#petition-letter .