In data 16 ottobre abbiamo fatto richiesta protocollata al Comune per realizzare un casotto in legno e canapa in Largo Pignatari, in occasione delle festività natalizie. Dopotutto era stata la stessa amministrazione ad invitare le associazioni del territorio a proporre iniziative, entro il 19 ottobre, per stilare il programma delle festività.In questo casotto avremmo, in accordo con i commercianti e gli artigiani di Guardiagrele, somministrato cibi e bevande a tema e proposto i lavori artigianali con filati di canapa realizzati dai creatori locali. Avevamo previsto anche un concerto gratuito del gruppo Anemamé, uno dei più gettonati dell'intero Abruzzo.I motivi che ci hanno spinto a fare questa proposta sono molteplici:per continuare il nostro programma divulgativo su un modello economico forte e sostenibile;per aumentare l'offerta turistico/ricettiva alla nostra Città durante il Natale, e a costo ZERO;per poter permettere a quegli operatori (pizzerie, birrerie, piccoli artigiani) di realizzare un piccolo incasso in più, sicuramente gradito in questi tempi difficili;per poter offrire un piccolo impiego, per la gestione del casotto, a qualcuno dei tanti concittadini disoccupati.Alla richiesta formale sono seguite diverse conversazioni informali con Sindaco, Assessori e Funzionari e, dopo quasi due mesi (il termine di legge per la risposta è di 30 giorni!), e nessuna risposta, neanche negativa, in merito, prendiamo atto del fattivo diniego alla nostra proposta,ormai irrealizzabile per mancanza di tempo tecnico.Il Natale è ormai alle porte, ed è molto frustrante continuare a dire ai soggetti coinvolti nell'iniziativa che l'Amministrazione non ci risponde, non ci ascolta, anzi continua ad “organizzare” eventi snobbando chi vuole proporre CONCRETAMENTE qualcosa.Prendiamo altresì atto che, ancora una volta, la realtà guardiese dell'amministrazione Dal Pozzo preveda l'esistenza di Associazioni vicinepigliatutto a fronte di altre Associazioni mortificate dall'arroganza di chi dovrebbe invece avere a cuore tutte le realtà del territorio.Vogliamo infine ricordare a chi amministra che il paese non è di loro proprietà, ma è di tutti i guardiesi. E che le Associazioni che si propongono a sostegno dei cittadini gratuitamente non sono meno degne di quelle che possono farlo con più di 60mila euro pur non offrendoalcun ritorno concreto alla cittadinanza.

