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C'era una volta a Milano...ma nel cuore c'è sempre l'Abruzzo!

Wired recensisce la nuova web serie di Leone Balduzzi

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Cosa vuol dire, oggi, lavorare e vivere a Milano, la città “cui tutti guardano, che tutti commentano, spesso senza avervi mai messo piede” (dalla pagina YouTube della serie)?
Ce lo racconta “Once Upon a Time in Milan”, la web serie diretta da Leone Balduzzi.

Orgoglioso delle proprie origini abruzzesi e desideroso di “metterle di mostra”, Leone ha concesso un'intervista alla prestigiosa rivista “Wired”.
Eccone uno stralcio.

Leone: “La web serie per me è un’esperienza del tutto nuova. La libertà di espressione e artistica è l’aspetto che mi affascina maggiormente. Nonostante la grande importanza dell’improvvisazione ho cercato di strutturare lo shooting come se stessi affrontando un film indipendente e solo dopo aver visto il primo montaggio offline mi sono accorto che si trattava di un progetto totalmente libero e svincolato dagli schemi di una struttura classica. Quindi ho deciso di frammentarlo in diverse puntate, ma non escludo che in futuro il puzzle non si unisca dando vita a un lungometraggio”.

Di cosa parla “Once upon a Time in Milan”?
Leone: “Alla base del concept c’è l’intenzione di lavorare con ironia sulla figura maschile. Un tema a me caro anche nelle foto che scatto. Milano è la città italiana simbolo della creatività, della moda, del design e della pubblicità. “Once upon a time in Milan” è una fotografia della città lombarda vista dagli occhi di un gruppo di giovani che svolgono dei lavori professionalmente creativi. Il taglio è decisamente ironico e sopra le righe. Avevo voglia di prendermi in giro e al tempo stesso di prendere in giro chi si prende troppo seriamente”.
Ti abbiamo conosciuto attraverso “Sul tram”, qual è la tua storia milanese?

Leone: “Regista e fotografo, sono nato ad agosto nella terra che ha dato le origini a Madonna Louise Veronica Ciccone, Gabriele D’annunzio e Rocco Tano in arte Siffredi. Arrivo a Milano per completare gli studi in comunicazione. E mi laureo con voti molto bassi con il Professor Gianni Canova. Mentre termino l’università scrivo per importanti riviste di musica e cinema e inizio a girare videoclip per Planet funk, Elisa, Tiromancino, Mauro Pagani, Morgan, Motel Connection e tanti altri musicisti. Lavoro in pubblicità dal 2004 e ho diretto campagne per Ford, Google, Ducati, Levis, Breil, Unicef, Champion,Telecom, Bmw. Parlo meglio francese che inglese, italiano scolastico”.

Grazie alla preziosa collaborazione di sansalvo.net.
 

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