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Questione idrica: presentata la diffida alla Sasi. Il Comitato civico incontra il presidente Scutti

Stop al pagamento delle bollette entro 15 giorni se la Sasi non ripristinerà l'erogazione

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Questa mattina il presidente della Sasi spa, Domenico Scutti, ha ricevuto nella sede di Lanciano una delegazione del Comitato per l'acqua di Guardiagrele.

I rappresentanti del sodalizio civico hanno consegnato la diffida contro la crisi idrica in corso, un documento corroborato dalle 1267 firme raccolte tra i cittadini tramite una campagma infotmativa durata due settimane.

Un'azione di protesta, avanzata per via legale, che si pone l'obiettivo di risolvere la grave emergenza idrica giunta all'apice proprio nella giornata di ieri, quando l'acqua è venuta a mancare per gan parte della giornata a causa di problemi tecnici.

Il testo della diffida pone il limite di 15 giorni per il ripristino della normale erogazione idrica, pena la sospensione degli obblighi di pagamento delle bollette.

Durante l'incontro Scutti ha illustrato al Comitato l'attuale situazione della società, in particolare gli aspetti inerenti l'acquedotto dell'Avello e il comprensorio che esso va a servire.

Sono state discusse le dinamiche con cui la Sasi spa interagisce con l'altro ente gestore, l'Aca spa, ponendo in evidenza alcune problematiche, prima fra tutte il mancato rispetto, da parte dell'Aca, del protocollo d'intesa firmato nei mesi scorsi ma non ancora entrato in vigore (da qui, la mancata deviazione d'acqua dalla stazione di Pretoro verso gli impianti dell'Avello).

Per quanto riguarda il sondaggio e l'eventuale creazione di nuovi pozzi a Bocca di Valle, invece, pare che la Sasi sia in attesa della relazione tecnica da parte dell'Amministrazione comunale guardiese.

Sul versante economico, per questo e per altri interventi (ad esempio il ripristino dei sistemi di filtrazione alle sorgenti dell'Avello) la Sasi ha dichiarato la disponiblità di finanziamenti già previsti in bilancio.

"A questo punto, siamo del parere che sia necessaria un'unità di intenti tra le varie parti" - osserva Gino Primavera, attivista del Comitato - "ma, anche se abbiamo chiarito alcuni aspetti, si tratta di una goccia in mezzo al mare."

E conclude: "Chiediamo, e per questo diamo la nostra disponibilità, una programmazione più vasta e articolata, risolutiva del problema idrico. Chiediamo che venga riconosciuta la priorità della grave crisi idrica guardiese".

Il Comitato inconterà nuovamente il presidente Scutti il prossimo 2 Dicembre. Per l'occasione verrà elaborato un dossier che illustrerà l'attuale situazione, corredato da proposte d'intervento.

 

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