Di fronte alla persistente crisi idrica, il Sindaco di Guardiagrele Sandro Salvi rivolge un apello diretto al Presidente del Consiglio Enrico Letta, affinchè il governo contribuisca al risanamento della rete idrica.
La lettera, inviata nei giorni scorsi anche al Presidente della Regione Gianni Chiodi e al Prefetto di Chieti Fulvio De Marinis, illustra la gravità della situazione e chiede iniziative concrete, finanziate dall'alto, che pongano fine una volta per tutte all'ormai decennale emergenza.
Sulle medesime prerogative fanno perno le sollecitazioni che l'Assessore provinciale Donatello Di Prinzio ha rivolto alle istituzioni regionali e al commissario straordinario dell'ente di Ambito Unico Regionale Pierluigi Caputi.
Gli investimenti richiesti sarebbero destinati al progetto per la connessione delle sorgenti dell'Avello a quelle di Fara San Martino.
L'unica soluzione plausibile, con la quale sarebbe possibile rifornire adeguatamente il comprensorio dell'Avello, gestito dalla Sasi spa.
Quest'ultima, secondo il piano proposto dalla giunta Salvi e su accordo con la Provincia, potrebbe acquisire la gestione delle sorgenti del Foro, attualmente affidate all'Aca spa.
Per ora, intanto, la pressione dell'acqua pompata dall'Avello verso Guardiagrele (compresi i 41 litri al secondo deviati da Bocca di Valle) diminuisce di giorno in giorno, con il limite minimo annuale previsto per l'inizio di Novembre.