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Crisi idrica: acqua sospesa per due terzi della giornata. Parte un esposto alla Procura.

Salvi accusa l'Aca di non rispettare i patti per il piano d'emergenza.

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Continuano senza tregua i disagi dovuti alla carenza idrica nelle contrade di Guardiagrele.

Di recente la Sasi spa, ente gestore della rete idrica, ha fornito una tabella che segnala gli orari di sospensione della fornitura idrica: acqua chiusa dalle 22 fino alle 4.30-6.00 del mattino (in base alle contrade), con sospensioni, in alcune zone, anche nelle ore pomeridiane.

Causa delle interruzioni forzate, come si saprà, è la cattiva manutenzione dell'acquedotto dell'Avello, privato, in questi anni, dei necessari interventi di ammodernamento. Nelle condutture vengono ad ora pompati appena 30 litri al secondo, una quantità d'acqua del tutto insufficiente a coprire l'intera rete urbana.

Il problema nasce inoltre dal fatto che, trattandosi di sorgenti superficiali, le acque tendono maggiormente a prosciugarsi nei mesi caldi.

La protesa dei cittadini, che nonostante tutto continuano a vedersi recapitare bollette dell'acqua fintroppo elevate rispetto al (dis)servizio, è indirizzata proprio verso chi, di dovere, dovrebbe provvedere a tali operazioni. Proprio per questo, il Comitato Civico per l'acqua ha organizzato nei giorni scorsi una manifestazione di protesta contro la Sasi, tenutasi in Piazza S.Maria Maggiore; la potenziale soluzione anti-crisi proposta dal Comitato consiste nell' intervento sulle stazioni all'altezza del Linaro e nel sondaggio di ulteriori pozzi in località Bocca di Valle.

Gli esponenti del Comitato, così come tutta la cittadinanza, gridano ormai all'emergenza, sollecidando l'Amministrazione ad intervenire concretamente nella questione.

L'intervento concreto da parte della giunta Salvi ha avuto luogo proprio nei giorni scorsi, con un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Chieti da parte del Sindaco Sandro Salvi e dell'avvocato Pietro Alfonso Ranieri.

Nel documento si accusa l'Aca (ente gestore nel chietino e nel pescarese assieme alla Sasi) di essere la causa primaria delle interruzioni e di tutti i disagi che ne conseguono, per l'utente singolo, per il commercio e per il turismo.

Una soluzione radicale dopo i ripetuti solleciti, da parte del Comune, ad incrementare il flusso d'acqua delle stazioni di Bocca di Valle, a partire dalle sorgenti del Foro.

Pare inoltre che l'Aca non abbia per ora rispettato il protocollo d'emergenza sottoscritto lo scorso Febbraio con il Comune; intesa secondo cui, in caso di crisi, sarebbero stati pompati 45 litri d'acqua al secondo verso le zone alimentate dall'Avello, di gestione Sasi, con la deviazione dell'acqua  a partire dalle sorgenti del Foro, di competenza Aca, che attualmente forniscono ben 500 litri al secondo.

Non resta che attendere ulteriori sviluppi.

 

 

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