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Antenne nel centro storico: l'Amministrazione Salvi prevede nuove installazioni, ma la minoranza incalza la polemica.

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Dopo le proteste scatenate dai cittadini guardiesi sul problema delle antenne all'interno del centro storico di Guardiagrele, l' Amministrazione Salvi interviene con la promessa di delineare un nuovo piano per l'installazione di ripetirori.

Nonostante ciò continua la polemica portata avanti dai consiglieri di minoranza, che accusano l'attuale giunta di aver protatto finitroppo i tempi per il progetto di dislocazione di nuove antenne sul territorio comunale, nonostante nel 2004 fosse già pronto un nuovo piano regolatore per l'installazione di altri ripetitori.

Nello corso dell'ultimo decennio il Comune ha infatti ritenuto sì opportuno installare ripetitori di telefonia mobile, ma evitando però la presenza di antenne nel centro urbano, a causa delle onde elettromagnetiche prodotte da tali strutture, e scegliendo perciò di installarle in zone limitrofe alla cinta urbana, quali Piano Venna e Bocca di Valle, tuttavia troppo lontane e in dislivello rispetto a Guardiagrele.

Una misura cautelare con la quale i cittadini stessi si erano trovati in accordo, e confermata infine dai riscontri della commissione speciale sull'elettromagnetismo, intervenuta nel 2002 in sede di consiglio comunale. Fatta eccezione per le antenne di Colle Granaro e via Gramsci, quindi, nel corso degli anni altri gestori hanno visto bocciato il permesso di installare le propria antenne. E l'intero centro storico risulta quindi tuttora isolato.

Visti i disagi, il sindaco Sandro Salvi ha di recente annunciato che l'accesso alla rete mobile sarà potenziato si tutta la cittadina, comprese le frazioni più remote del territorio comunale. Una misura necessaria considerato l'ampio utilizzo che ad oggi l'utenza fa degli smartphone e dei tablet, per i quali è necessaria una connessione internet efficiente e regolare.

Il piano di intervento prevede una serie di installazioni in zone strategiche del centro storico, svolta in collaborazione con i principali gestori di rete mobile. E' inoltre prevista la possibilità di usufruire delle "wi-fi zone" messe a libera disposizione da locali ed esercenti.

La poelmica del centrosinistra, intanto, insiste anche sul fatto che le emissioni delle centraline di Piano Venna e via Gramsci (quest'ultima gestita dalla Telecom) non sono mai state sottposte ad opportune misurazioni del campo elettromagnetico prodotto, con il rischio che esso sia superiore alla norma imposta.

Si resta in attesa di ulteriori sviluppi.

 

 

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