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Confesercenti e Cei: no ai negozi aperti di domenica

Avviata anche in Abruzzo la raccolta di firme per la proposta di legge d'iniziativa popolare

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"Libera la domenica": è questo lo slogan scelto per la campagna che Confesercenti e Chiesa cattolica hanno promosso su tutto il territorio italiano.

L'obiettivo è raggiungere 50.000 firme necessarie per presentare al Parlamento la proposta di una legge che vieti l'apertura delle attività commericali di domenica.

 

 

Il movimento ha raggiunto anche l'Abruzzo, con la raccolta di firme in negozi, parrochie e appositi stand. Se la legge venisse approvata, saranno gli Enti regionali a regolare le aperture domenicali, disciplinando gli eccesi e garantendo così un'equa concorrenza.


Anche la Confesercenti Abruzzo ha scelto dunque di aderire all'iniziativa, la quale ha ottenuto grande successo in tutta Italia, grazie anche alla collaborazione con la Conferenza episcopale italiana

Una petizione, questa, volta all'introduzione di una normativa giuridica popolare, voluta dal basso.

 

In effetti la Confesercenti fa notare come l'Italia sia l'unico esempio europeo di attività commerciali con orari lavorativi liberizzati; in particolare, l'Abruzzo ha registrato negli ultimi anni un vero e proprio primato per quanto riguarda la percentuale di centri commericiali sul territorio. Centri commerciali che, appunto, minacciano l'attività di entità esercenti minori.

 

L'avvio ufficiale della campagna nella nostra regione è previsto per lunedì 3 Dicembre alle 10.30 presso l'auditorium Cianci, nel Polo regionale dei servizi Confesercenti a Chieti. Durante l'incontro interverranno il presidente di Confesercenti, Beniamino Orfanelli, affiancato dai presidenti provinciali d'Abruzzo, e il direttore dell’ufficio Problematiche sociali della Conferenza episcopale abruzzese e Molisana, don Carmine Miccoli.

 

 

 

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