La risoluzione dei problemi che riguardano la sanità abruzzese passa decisamente dalla stabilizzazione e assunzione a tempo indeterminato di medici e infermieri. Almeno nell'idea del centro sinistra guardiese, impegnato nella difficile partita sulla chiusura del SS. Immacolata, che per bocca di Simone Dal Pozzo, il consigliere autore del vittorioso ricorso al consiglio di Stato, ha dichiarato: «La questione dei precari della Asl chietina è stata risolta per il momento sulla carta dallo stesso Programma chiodiano nella versione uscita a fine 2010 con una modifica che di fatto consente di stabilizzare il personale con contratto a tempo per mezzo di un meccanismo che non comporta aumenti di spesa. Una misura fino a oggi poco pubblicizzata che però permetterebbe di garantire un servizio sanitario degno di questo nome". Ma le previsioni per il futuro non sono certo rosee secondo l'esponente dell'opposizione in consiglio comunale: "nel 2012 si sentiranno i primi effetti dell'attuale gestione commissariale", afferma Dal Pozzo "che ha aumentato debiti e spesa tanto da far prevedere nel bilancio una riduzione della spesa sanitaria pari al 13% nel 2012, con l'aggravante che già nel 2011 i precari dovranno essere dimezzati rispetto al 2009 per effetto della legge 78 del 2010». Ancora più significativo è assistere ad una manovra programmatica, quella di Chiodi e la Baraldi, che esenta dai tagli solo la sanità privata. In questo quadro a tinte fosche "la stabilizzazione dei precari" conclude Dal Pozzo "sarebbe un punto segnato a favore dell'assistenza sanitaria e dei legittimi diritti dei lavoratori".