Sono tornate in piena attività le scuole, anche nella nostra Regione le aule sono nuovamente animate dalle migliaia di alunni e alunne. Tra le incertezze di questo nuovo anno scolastico i timori per lâaumento di luce e gas, una spada di Damocle che pende su famiglie, associazioni, scuole e ogni altro ente ed istituzione. Comuni compresi ovviamente.
Secondo una rilevazione del Codacons i costi per lâenergia sono aumentati del 500% in due anni per i Comuni e nei prossimi mesi potrebbe esserci un nuovo raddoppio.
Secondo uno studio di Fondazione Gazzetta Amministrativa per la ricerca e lo sviluppo è LâAquila a subire il conto più salato per lâenergia elettrica: 3 milioni e 100mila euro nel 2020. Il Comune di Teramo nel 2020 ha speso 1,7 milioni di euro per lâenergia elettrica, 236mila euro per il gas. Chieti ha speso 1,3 milioni per lâenergia elettrica, 481mila euro per i riscaldamenti, Pescara 816mila euro per lâenergia elettrica, 430mila per il gas.
Il Comune di Montesilvano con 1,2 milioni per lâenergia elettrica e 505mila per i riscaldamenti ha affrontato un conto superiore persino alla Regione Abruzzo che si è fermata ad un milione per lâelettricità e 464mila euro per il gas.
Lâamministrazione del capoluogo guidata dal sindaco Pierluigi Biondi ipotizza razionamenti lâanno prossimo, considerando anche lo stanziamento di cinque milioni in più questâanno rispetto al 2021 per il pagamento delle utenze. Il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna ha già disposto lâaumento delle tariffe per lâuso delle palestre scolastiche da parte delle associazioni sportive. Un aumento che, in moltissimi casi, rappresenta un raddoppio. LâAmministrazione comunale di Chieti guidata dal sindaco Diego Ferrara sta puntando su un piano di riqualificazione energetica dellâilluminazione pubblica e degli impianti di riscaldamento.