È stata trasmessa ieri su Rete8 la conferenza stampa del Gruppo consiliare "Guardiagrele il bene in comune", all'indomani della sentenza del Consiglio di Stato, che ha di fatto annullato il Piano Operativo sanitario del Presidente Chiodi. Parla la capogruppo Gianna Di Crescenzo che, con toni duri, sollecita le dimissioni del presidente Chiodi da Presidente della Regione Abruzzo, ritenuto non in grado di tutelare i propri cittadini. Il Consiglio Di Stato ha finalmente approvato il ricorso contro lo smantellamento dell'ospedale SS. Immacolata presentato dai cinque consiglieri comunali dell'opposizione. La capogruppo del PD, commenta: «è una vittoria di tutta la sanità pubblica abruzzese, è una vittoria di noi cinque consiglieri di minoranza, del Tribunale del Malato di Guardiagrele e, soprattutto, di quei cittadini che non hanno creduto alle bugie del centro destra». «Il Consiglio di Stato ha riconosciuto che questo piano sanitario non offre nulla di alternativo alla sanità come era intesa prima: con l'ospedale e il pronto soccorso. Inoltre, ha accolto tutte le nostre perplessità, dalla rete viaria difficoltosa, alle condizioni climatiche, da noi pericolose durante l'inverno, che rendono l'accesso agli ospedali quasi impossibile e, soprattutto, la mancanza di posti letto», segue la Di Crescenzo. L'attacco viene rivolto a tutti gli organi di governo che hanno dato man forte al PO Chiodi-Baraldi: al governo nazionale che ha dettato le linee, a quello regionale che le ha eseguite pedissequamente e, soprattutto, al centro destra a tutti i livelli che, insiste la Di Crescenzo, «ha subito il Piano Sanitario senza ribellarsi». «Continueremo a tenere sotto controllo la situazione», afferma la Di Crescenzo e conclude dicendo: «abbiamo fatto e continueremo a fare esposti se qualcosa non dovesse andare e attendiamo le mosse della politica. Resteremo sempre vigili sulla situazione».