Ospedale, dopo la pronuncia del Consiglio di Stato, Chiodi ha il dovere di dimettersi

Parla Franco Caramanico

La Redazione
18/01/2011
Comunicati Stampa
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L’annuncio dell’accoglimento da parte del Consiglio di Stato della sospensiva, e il conseguente blocco del provvedimento di chiusura dell’ospedale di Guardiagrele deciso nel Piano Sanitario, sanciscono una volta per tutte il fallimento del Programma operativo del Commissario Chiodi. Il Governatore avrebbe il dovere morale, oltre che politico, di rassegnare le sue dimissioni da Commissario straordinario alla sanità e di bloccare i provvedimenti assunti nel Piano Operativo. Sulla loro legittimità è lecito nutrire più di una riserva, tanto più alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale, secondo cui il Commissario non ha poteri legislativi e non può assumerli arbitrariamente, come invece ha fatto il Governatore della Regione Abruzzo. Non possiamo poi non chiederci cosa si nasconda dietro la strenua ostinazione da parte di Chiodi di continuare a portare avanti i suoi piani sulla chiusura degli ospedali; quali siano i reali interessi di una manovra su cui attendiamo fiduciosi la pronuncia dei giudici del Tar, chiamati il prossimo 23 marzo a esprimersi nel merito dei ricorsi presentati. Chiediamo che Chiodi, dimettendosi dall’incarico di Commissario alla sanità, restituisca i pieni poteri al Consiglio regionale, di fatto esautorato su una materia, quale è la sanità, di importanza cruciale per la nostra regione.

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