Quale semaforo funzionerà oggi?

A Guardiagrele non sempre i semafori sono funzionanti. Ed è in questi casi che è ancora più necessario un sano senso civico e stradale degli automobilisti.

Stefania Scogna
17/01/2011
Attualità
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Le lanterne semaforiche veicolari normali, meglio note come semafori, rappresentano le prime e le più usate categorie di strumenti luminosi previste dal codice della strada. Come ben sappiamo, o dovremmo sapere, sono di forma circolare e di colore rosso, con significato di arresto; giallo, con significato di preavviso di arresto (e non di accelerazione prima che scatti il rosso); verde, con significato di via libera. Vengono posti in quei punti cruciali, come incroci o passaggi pedonali, che richiedono la regolamentazione del traffico. Il primo esempio di semaforo a tre luci è apparso a New York nel 1920, si trattava, però, di un semaforo comandato manualmente. Quelli a comandi automatici arriveranno qualche anno più tardi, dapprima negli Usa e poi in Europa. Partendo dal cimitero fino ad arrivare al bivio Grotte, si incontrano tre punti critici che vengono regolamentati dai semafori. Il problema, però, è che non sai mai cosa aspettarti. Ogni giorno è una scommessa su quale semaforo funzionerà e in quale orari. E questo non è un affare da poco. Di “pericoli pubblici” già ne vanno in giro molti: anziani che vanno ad una lentezza disarmante; persone che in prossimità degli attraversamenti pedonali al posto di rallentare, sembrano giocare al booling; altre che frenano all’improvviso o svoltano senza utilizzare gli indicatori di direzione, e molto altro. Il regolare e costante funzionamento dei semafori potrebbe dare una grossa mano. Questa mattina al bivio all’altezza del Red Lion Pub, si è rischiato un frontale tra un Doblò ed un signore anziano che ha interpretato il giallo del semaforo come giallo lampeggiante, e quindi al posto di fermarsi, ha attraversato l’incrocio con totale disinvoltura. Sono già diversi giorni che in quel punto il semaforo è fuori funzione. Il funzionamento dei semafori ha una sua incidenza sul consumo energetico della Città, ed è quindi impensabile tenerli accesi per l’intera giornata. Anche perché è lo stesso codice della strada a prevedere che dalle 23 alle 7 del mattino non debbano funzionare. Poi ogni sindaco emette, in base al territorio di riferimento e alle esigenze del traffico, un’ordinanza che disciplina nello specifico gli orari. Certo è che dovrebbero esserci delle fasce orarie che andrebbero necessariamente garantite, contemporaneamente nei tre punti critici della Città: al mattino nell’orario di apertura delle scuole e in quello di uscita; al pomeriggio in concomitanza dell’orario di apertura e chiusura delle attività commerciali. Sicuramente inutile è trovarli accesi in orari in cui il traffico è ridotto ai minimi termini.

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