Se qualcuno avesse mai pensato che la barra di questa Amministrazione non fosse diritta e che al timone non ci fosse nessuno,ieri si è dovuto ricredere. L’ordinanaza di accoglimento giunta dal TAR ha coronato un lungo lavoro compiuto dall’Amministrazione che ho l’onore di presiedere. Lasciatemi esprimere tutta la soddisfazione mia personale e di tutta la maggioranza consigliare. Non è stato un lavoro facile; anzi, è stato costellato di momenti di tensione, di polemica, alimentata dall’atteggiamento della minoranza che ci ha subissato di critiche vacue e prive di fondamento. Fin dal momento in cui è stato reso noto il Piano Operativo, come Amministrazione e come gruppo consigliare di maggioranza lo abbiamo contestato nel modo e nel merito. Non di meno, però, ci siamo sottratti al dovere di un’attenta valutazione, cercando anche la collaborazione di esperti del settore, per mettere a fuoco quale fosse l’offerta sanitaria che ci veniva proposta e capire quale fosse la richiesta sanitaria che veniva dal territorio. Senza preconcetti nei confronti di un piano che garantisse una linea di rigore e di riorganizzazione, ma anche senza concedere sconti sul piano operativo per l’assistenza. Abbiamo sempre avuto come prima preoccupazione quella di garantire la salute dei nostri concittadini, di capire le loro esigenze e di farci portatori delle richieste sanitarie espresse da tutto il circondario di Guardiagrele. Non abbiamo mai pensato alla questione sanità come ad un problema di confronto/scontro politico. Non a caso, il ricorso da noi presentato, si fonda su motivazioni squisitamente giuridiche e su osservazioni di natura sanitaria e medica, che alla luce di questa ordinanza si sono rilevate esatte, analitiche, tecnicamente ineccepibili. E questo ha fatto la differenza dagli altri ricorsi respinti dal TAR. Non è questo né il momento né la sede per fare polemiche però, per farvi capire quale è stato il clima in cu abbiamo operato, lasciatemi fare un esempio: solo qualche settimana fa, la minoranza pubblicamente continuava a mettere in dubbio l’esistenza del nostro ricorso. Secondo loro, noi non avevamo mai impugnato il Piano Sanitario. Mi verrebbe da dire che era tanto inesistente ed inconsistente la nostra richiesta che è stato accolto dal TAR Abruzzo!!!! La strategia difensiva messa in atto dall’avv. Russo nella prima parte contestava la nomina del Presidente Chiodi a Commissario ad acta, nonché la firma duale che si vedevano sui decreti; nella seconda parte si contestava l’appropriatezza di questo Piani Operativo, le modalità di attuazione e la garanzia di sanità che poteva offrire nei passaggi attuativi, specie nel settore dell’urgenza emergenza, di vitale importanza per l’intero territorio. E’ stato messo ampiamente in rilievo, nel dibattito, come attualmente i grossi Ospedali siano sovraccarichi di pazienti costretti a stazionare lungo le corsie in barella, e come anche l’Ospedale di Guardiagrele stia svolgendo , in questo momento, il ruolo di ospedale di appoggio per i casi ad indice di bassa complessità, tant’è che è pieno di pazienti ricoverati, che arrivano dall’entroterra ma anche da centri come cChieti, Lanciano ed Ortona che non hanno più posti. Una volta si diceva solo posti in piedi, oggi solo posti in barella. Quindi questo risultato positivo non è frutto soltanto della parabola legale e della strategia difensiva perseguita dall’avvocato Russo: dietro il ricorso giudiziale, c’è stata una lunga e complessa opera di perfezionamento e di affinamento, tutta basata sulla valutazione delle richieste sanitarie del territorio e mettendo in risalto ogni singolo profilo di criticità che l’attuazione del piano operativo sta creando. Certo questo è solo un primo passo lungo il percorso che questa Amministrazione ha intrapreso nel confrontarsi con la Regione e con la ASL, con una strategia scelta con chiarezza e senza reticenze fin dall’inizio: confronto chiaro, aperto, rispettando le esigenze e gli obiettivi di rientro per il sistema, ma anche proponendo un modello sanitario innovativo capace di migliorare notevolmente questo Piano Operativo. Entrando nel merito del ricorso, sotto l’aspetto del diritto abbiamo contestato la legittimità della nomina del Commissario e della subCommissaria, ritenendo illegittima anche la firma duale con la quale venivano emanati gli atti deliberativi; tanto è che l’ultima delibera approvata il 29-12-2010, riguardante l’Ospedale di Guardiagrele porta la firma solo del Commissario; si è contestato inoltre la illegittimità del modo di operare, che, di fatto, ha esautorato i Comuni ed il Consiglio Regionale della loro prerogativa di indirizzo, programmazione e controllo, riconducendo solo a fantomatici tavoli tecnici il confronto e la convalida della programmazione. Sul piano pratico operativo abbiamo contestato la irrilevanza economica della manovra di chiusura dei piccoli ospedali, la assoluta impossibilità dei grandi Ospedali a far fronte ai ricoveri dopo la chiusura degli Ospedali di Casoli e Gissi. Si pensi che l’Ospedale di Chieti ha un indice occupazionale del 120%, che giustifica le numerose barelle lungo i corridoi, l’Ospedale di Lanciano è saturo e l’Ospedale di Guardiagrele attualmente ha 90 pazienti, che nell’eventuale chiusura non avrebbero trovato posto in altre strutture. La delibera Commissariale del 29 dicembre elenca , poi, una serie di attività che dovrebbero essere garantite con l’attivazione del PTA , che si scostano di poco da quelle della famosa delibera 45, se non nell’attivazione del PPI H24, la presenza di un punto 118 H 24 , la presenza di un’auto medicale come seconda vettura, una collaborazione con i medici di medicina generale per garantire la presenza dei Nuclei di Cure Primarie che dovrebbero, garantire l’attivazione dell’Ospedale di Comunità. Naturalmente questo senza dire come, quando, da chi,in base a quali atti saranno resi operativi. Tutto questo non dà risposta esaustiva alle nostre richieste, per cui l’ordinaza del TAR di sospensiva è importante perché impone un discorso diverso alla Regione e cioè quello di dare ancor prima di togliere. Nello stesso tempo ci da la possibilità di riallacciare un discorso che aveva portato già a livello di ASL ad elaborare un piano operativo di riordino per il nostro Ospedale ben più completo ed operativo e comunicatomi con nota del 10/!2/2010, prot. 82195-CH dalla Direzione Generale. Seppur parzialmente soddisfatti del risultato ottenuto, nella discussione che nel merito andremo a fare, porteremo dei motivi aggiunti per vedere riconosciute quelle aspettative inderogabili per assicurare una sanità coerente con i tempi e con il nostro territorio. Senza sconti per nessuno, come è stato fin’ora. Naturalmente aspettiamo anche oggi l’esito del ricorso al Consiglio di Stato fatto dal Tribunale dei diritti del malato e dall’opposizione, ma con soddisfazione abbiamo notato che questa opposizione, che ha strumentalizzato politicamente fino a ieri il problema dell’Ospedale con motivazioni radicali di chiusura a qualsiasi dibattito, ha presentato un ricorso molto simile al nostro, tanto è che l’ordinanza del TAR al loro ricorso è un copia-incolla della nostra ordinanza, a riprova che la nostra posizione fin dall’inizio è stata intelligente e fattiva. Naturalmente mi è doveroso ringraziare la mia maggioranza, la Giunta, gli Assessori Iezzi, Di Prinzio e tutti gli altri collaboratori che ci hanno sostenuto ed aiutato a difendere il nostro territorio portando avanti un programma che certamente, in alcuni momenti ci ha resi esposti a molte critiche. Ma l’operare con onestà intellettuale e competenza alla lunga paga Il Sindaco Sandro Salvi