Passioni da “supereroi”: il nuoto di Aldo Ianieri

La nostra rubrica anche di lunedì

Chiara Pirani
08/08/2016
Attualità
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Una passione, quella di Aldo, che comincia davvero molto presto.

All'inizio, però, sembra quasi “mascherata”: non si mostra subito come “ciò di cui non si può fare a meno”, ma, piuttosto, come qualcosa che fa “paura”.

 

Ho iniziato a tre anni, nel 2003.

Ricordo che, durante i primi giorni, non volevo entrare in acqua e che non ho partecipato alla prima gara perché non volevo nuotare.”

 

Ma poi qualcosa è cambiato.

È cambiato il modo di vedere le cose, il modo di prendere lo sport.

È iniziato un percorso di crescita.

 

Non so come racchiudere il nuoto in una parola, ma posso dire come sia stato fondamentale per la mia crescita personale: se sbaglio durante una gara la “colpa” è solo mia.

È necessario che mi rialzi da solo e, ovviamente, questo mi serve e mi è servito anche nella vita di tutti i giorni.”

 

Una crescita condivisa.

Nuotare è sentirsi parte di un gruppo, condividere gioie e dolori.

 

Ho capito di non poter fare a meno del nuoto perché è ciò che mi permette di stare con i miei amici, per condividere con loro le "cose belle", ma soprattutto le disavventure.”

 

E poi ci sono le soddisfazioni, che, sebbene con una quantità enorme di sacrifici, non tardano ad arrivare.

 

I campionati regionali invernali disputati ad Avezzano nel marzo del 2016 mi hanno segnato in modo davvero particolare.

All'inizio della stagione mi ero prefissato l'obiettivo di qualificarmi per i campionati italiani, ma sapevo che sarebbe stato molto difficile, o addirittura impensabile: ero a 6 secondi dal tempo limite.

Nella gara che precedeva i campionati regionali mi ero avvicinato a 2 secondi, ma l'obiettivo era ancora lontano.

Così, alle regionali, mi sono impegnato e ho fatto una grande gara: sono arrivato ad un centesimo dal tempo, ma purtroppo non sono riuscito a rientrare tra i primi 40. Ero 49esimo.

Dopo questa "beffa" ho trovato la forza per allenarmi come non avevo mai fatto e finalmente, a Riccione, sono riuscito a qualificarmi per i campionati italiani estivi del 4 e 5 agosto al Foro Italico di Roma.”

 

Il percorso di crescita continua, non si arresta.

Guarda avanti, tende al prossimo obiettivo.

Non è mai troppo lontano.

 

Il sogno per il futuro? Vincere delle gare importanti, anche se la concorrenza è tanta ed è molto agguerrita!

E poi...un'ultima cosa: vorrei ringraziare la società che continua a permettermi tutto questo: la Maiella Nuoto!”

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