Faccia a faccia con Mirko De Sanctis, che ci parla della Notturna 2016, dal suo punto di vista.
Dopo il successo delle prime due edizioni, non possiamo che aspettarci di meglio. Un successo ancora più grande, più “intenso”.
“Stiamo crescendo di anno in anno e l'obiettivo che ci proponiamo di raggiungere è di arrivare a 1000 iscritti.”
Passione, grinta, determinazione, allegria. Sono questi gli “ingredienti” con cui Mirko crea il cocktail perfetto per i suoi atleti, per motivarli ogni giorno di più e, in modo particolare, in vista di una gara come questa.
“Cerco di tirare fuori il massimo da ognuno di loro, adattandomi alle qualità che ognuno possiede e agli obiettivi che intende ottenere. Penso che lo sport non sia solo pura competizione, ma anche e soprattutto benessere psico-fisico.”
Sono queste le parole di chi ha dedicato allo sport praticamente una vita.
“Da piccolo giocavo a calcio. All'età di 21 anni sono diventato maestro di danze caraibiche.
Nel 2004 ho conseguito la laurea in Scienze Motorie e nel 2007 la specializzazione in attività motorie preventive e adattate.”
Una soddisfazione dietro l'altra. E la più grande è arrivata nel 2011 con “Maja Fitness Wellness”.
Il coronamento di un percorso sportivo che dura da ben 35 anni.
Ma...come si fa un “buon atleta”? Facile.
“Prima di tutto, un buon atleta è colui che ama ciò che fa. Per riuscire a fare questo, basta cercare di capire se stessi, tentare di tirare fuori il meglio dal proprio “patrimonio genetico”. Niente di più.”
Torniamo alla gara.
Cosa ti senti di dire a chi la affronterà?
“Solo questo: spingi più che puoi fino a sentire il cuore in gola e non preoccuparti della posizione che otterrai. Ogni giorno andrà meglio e nel tempo riuscirai a volare sempre di più.”
E, infine, un ringraziamento particolare.
“Un augurio agli atleti e un saluto speciale non solo da parte mia, ma anche dagli amici e dai componenti dell'Atletica Guardiagrele stessa, a un simbolo dell'Atletica Guardiagrele: Silvia Gennaro. Una grande atleta, che ci ha lasciati quest'anno a causa di un incidente stradale, da cui ognuno dovrebbe prendere esempio.”
Grazie Mirko e un grande “in bocca al lupo” a tutti gli atleti!