Il senso della pasta

Cibo: rubrica di gastronomia a cura di Gino Primavera

Gino Primavera
30/10/2015
Attualità
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“ Butto la pasta” è un libro di cucina “facile”, con ricette che si realizzano in tempi  brevi, giusto il tempo di cuocere la pasta, con pochi ingredienti, a volte sostituibili con altri, con  cotture veloci  che conservano gli odori e i sapori delle materie prime, da me scelte per la  qualità e la convenienza d’uso.

Quale è l’intento

E’ un libro che ha una intenzionale semplicità , utile  a chi ha voglia di apprendere e a chi è già esperto di cucina ma vuole razionalizzare il proprio cibo con tempi più brevi mantenendo qualità e gusto, con attenzione al suo valore nutritivo ma anche ai suoi odori e sapori.

La fortuna della pasta

Il gusto della pasta dipende molto dal condimento che l’accompagna; i sapori di esso impregnano la pasta e ne valorizzano le sensazioni gustative fondamentali, il salato, il dolce, l’acido e l’amaro. Vi sono anche altri fattori che influenzano il gusto della pasta, la sua consistenza , l’essicamento lento o rapido, se  vi è piccante nel condimento, se è colorata, bianca o integrale, ma quello che influisce molto e la suddivide  in tante categorie è il formato, corta o lunga, liscia o rigata, piena o bucata. piccolissima come gli acini di pepe o molto lunga come le candele; i formati di pasta sono tantissimi e immaginateli uniti ai tantissimi condimenti possibili…..otterremo un numero elevatissimo di piatti, creando una diversità incredibile. Immaginiamo anche vari tipi di pasta, spaghetti, fusilli, rigatoni, tagliatelle e così via, conditi con lo stesso condimento, e ci rendiamo conto che avremo sensazioni gustative differenti nonostante gli ingredienti siano gli stessi, pasta e stesso condimento!

E’ la forma che fa la sostanza, la forma della pasta che viene recepita dalle sensazioni gustative “tattili” della bocca che sa analizzare le diverse forme, pasta lunga o corta, liscia o rigata, attorcigliata, spessa o fine, bucata o piena, così come il bambino impara a conoscere il mondo “assaggiandolo” . portando alla bocca gli oggetti che lo circondano e tutto quello che gli capita tra le mani. La pasta come cibo ancestrale e anche come esempio di arte nella gastronomia nello studio delle forme e delle percezioni di esse.  

FARFALLE CON CIME DI RAPE

Ingredienti (per 2 persone):

- 180g di pasta

- 150g di cime di rape già cotte

- 2 cucchiai di olio ev di oliva fruttato

- 2 spicchi di aglio

- 2 filetti di alici salate

- 1 cucchiaio di pecorino grattugiato

- sale qb

Procedimento:

metto a bollire 2 l di acqua con 2 pizzichi di sale e ad ebollizione vi butto la pasta. In una padella faccio imbiondire l’aglio nell’olio di oliva e vi spappolo con una forchetta i filetti di alice. Unisco le cime di rape con qualche cucchiaio di acqua calda e lascio insaporire per 5 minuti. Aggiungo la pasta scolata e la manteco nella salsa con un cucchiaio di pecorino grattugiato.  Mangiamo un piatto salutare, tipico della dieta mediterranea, con antiossidanti naturali.

Estratto dal libro “Butto la pasta” edizioni Carsa di Gino Primavera

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