Tra non molto si comincerà la raccolta delle olive: si prevede unâottima annata, le olive sono sane e anche la quantità è mediamente buona. Sullâolio di oliva, però, circolano idee e valutazioni sbagliate che non aiutano a capire la qualità dellâolio e spesso sono radicate in luoghi comuni fuorvianti.
I LUOGHI COMUNI SULLâOLIO DI OLIVA
-Lâolio di semi è più âleggeroâ dellâolio di oliva:
sbagliato perché hanno la stessa quantità di grassi; inoltre lâolio di oliva è più digeribile e assimilabile dellâolio di semi;
-Lâolio che âbruciaâ ,cioè ha un gusto piccante, è acido:
sbagliato perché âil piccanteâ è dovuto a sostanze antiossidanti e benefiche contenute nelle olive;
-Lâolio verde non è buono, deve essere giallo:
sbagliato perché il colore non ha alcuna influenza sul gusto, a parte il fatto che un bellâolio verde si presenta molto bene ricordando il colore delle olive;
-Lâolio dellâaltro anno è migliore dellâolio nuovo:
sbagliato perché lâolio invecchiando peggiora, in tempi diversi a seconda delle varietà di olive usate, ma dopo un anno generalmente gli oli cominciano a presentare difetti che non avevano allâorigine;
-Lâolio fatto nel frantoio tradizionale è migliore:
sbagliato perché nei frantoi moderni (continui) la lavorazione usata non provoca i fenomeni di ossidazione che possono esserci nella lavorazione tradizionale;
-Lâolio che ha gusto amaro è rovinato:
sbagliato perché anche lâamaro, come il piccante, vanno a costituire il gusto denominato âfruttatoâ che è un pregio dellâolio;
-Questâolio è troppo âforteâ e quindi non è buono:
affermazione sbagliata riferita ad oli molto fruttati , nei quali si sente molto il sapore dellâoliva, del frutto, molto apprezzato crudo sul pane, sulle minestre e su pietanze ricche di sapore. Ad alcuni può non piacere per il gusto intenso, ma sicuramente è un olio di grande qualità .
Lâolio poi deve essere abbinato alle pietanze in maniera appropriata: gli oli fruttati su pane, minestre, spaghetti aglio e olio, pesce azzurro sono eccezionali; quelli meno fruttati, più âdolciâ in pietanze delicate, pesci in genere e sulla carne alla brace. Lâolio buono di qualità eccellente non può costare poco: ci sono in commercio oli di oliva dal costo basso che non sanno di niente oppure sono rancidi e avvinati. Comprate olio locale, sapete da dove viene, sapete chi lâha fatto, sapete come è stato fatto, ne abbiamo di eccellenti nelle nostre contrade e nei vicini comuni, e se spendete un euro di più al litro avrete contribuito allâeconomia del territorio e alla salvaguardia della qualità e consumerete un olio che è buono e fa pure bene per la quantità di antiossidanti che posseggono e che proteggono le nostre cellule.