Marzio Branca, delegato della V sezione del Consiglio di Stato, ha sospeso la delibera n.45 del 5 agosto 2010 con la quale si disponeva la disattivazione dell’Ospedale Santissima Immacolata di Guardiagrele entro il 31 dicembre 2010. L’ospedale rimarrà, dunque, aperto e integro nei suoi servizi e nei suoi posti letto almeno fino al 14 gennaio, data di discussione nella camera di consiglio. E’ stata così accolta la richiesta del centrosinistra “Guardiagrele il bene in comune”, oggi all’opposizione, di pronunciarsi in via provvisoria, ma urgente, al fine di bloccare le delibere del governatore - commissario della Sanità abruzzese, Gianni Chiodi. Il Tar dell’Aquila ha anche accolto il ricorso dell’amministrazione comunale, firmato dal sindaco Salvi, contro il ridimensionamento del pronto soccorso. Non scatterà così il blocco dei ricoveri previsto a partire dalla giornata di oggi dalla Asl Chieti-Lanciano. La pronuncia arriva a pochi giorni dalla decisione della Direzione Generale, non solo di sospendere i ricoveri, ma anche di azzerare i servizi annessi all’ospedale. Con un verbale dello scorso 3 dicembre, era stato deciso di ridurre il servizio radiologia e del laboratorio analisi, che sarebbero stati operativi rispettivamente per 12 e 6 ore al giorno. Il Pronto Soccorso si sarebbe trasformato, invece, in un Punto di primo Intervento per i codici bianchi e verdi. L’istanza dell’opposizione accolta ieri, è in realtà il ricorso – bis presentato lo scorso novembre insieme al Tribunale dei Diritti del Malato. Il primo riscorso è stato trasferito per competenza dal Tar di Pescara all’Aquila e attende ancora la fissazione di un’udienza. Il ricorso – bis, che aveva superato il primo nei fatti, era stato bocciato dal Tar aquilano il Primo dicembre scorso, decisione seguita dal ricorso al Consiglio di stato, accolto ieri in via cautelare. Nel merito delle due istanze si entrerà a gennaio, con l’udienza fissata dal Consiglio di Stato il 14 e dal Tar il 12. Per ora, dunque, la delibera di Chiodi, conseguenza del Programma operativo 2010 creato dalla sub-commissaria governativa Giovanna Baraldi, che prevedeva lo smantellamento degli ospedali di Provincia, è stata duramente e completamente bocciata. “Considerato che l’ordinanza appare sorretta da dichiarazioni dell’Amministrazione in camera di consiglio in merito alla prosecuzione del servizio di pronto soccorso sulle 24 ore, ma che tali affermazioni contrastano con il testo del provvedimento impugnato (delibera commissariale n.45 del 2010) secondo cui i presidi territoriali di assistenza prevedono la presenza del medico per sole 12 ore al giorno; che considerato il rilievo costituzionale del diritto alla salute, sussistono i presupposti per la sospensione del provvedimento impugnato nella parte in cui dispone la disattivazione dell’ospedale di Guardiagrele entro il 31 dicembre 2010”. Recita così il testo del decreto approvato ieri. Per ora l’ospedale è salvo, quantomeno è in sala rianimazione, in attesa di metà gennaio quando si saprà l’esito delle “cure”.