Santa Lucia è considerata dai devoti la protettrice degli occhi e della vista. Gli atti del suo martirio narrano di una giovane, orfana di padre, appartenente ad una ricca famiglia di Siracusa, che era stata promessa in sposa ad un pagano. La madre di Lucia, Eutichia, ammalata di un inarrestabile flusso di sangue, che non era riuscita a guarire nemmeno con le dispendiose cure mediche alle quali si era sottoposta, decise di andare insieme alla figlia, unendosi ad un pellegrinaggio di siracusani, al sepolcro di Sant’ Agata e pregarono affinché intercedesse per la guarigione della donna. Durante la preghiera Lucia si assopì e vide in sogno S. Agata in gloria che la informava dell’avvenuta guarigione della madre e le predice il suo futuro martirio. Ritornata a Siracusa e constatata la guarigione di Eutichia, Lucia comunicò alla madre la sua ferma decisione di consacrarsi a Cristo. Il promesso sposo, insospettito e preoccupato nel vedere la desiderata sposa vendere tutto il suo patrimonio per distribuirlo ai poveri, verificato il rifiuto di Lucia, la denunciò come cristiana. Erano infatti in vigore i decreti di persecuzione dei cristiani emanati dall'Imperatore Diocleziano. Lucia fu sottoposta a processo e interrogata. Minacciata di essere esposta tra le prostitute, Lucia rispose. "Il corpo si contamina solo se l'anima acconsente". Il proconsole, allora, ordina che la donna sia costretta con la forza, ma lei diventa così pesante, che decine di uomini non riescono a spostarla. Verrà sottoposta a diversi tormenti dai quali, però, esce illesa fino a quando, inginocchiatasi, viene decapitata. Prima di morire annuncia la destituzione di Diocleziano e la pace per la Chiesa. Privo di ogni fondamento, ed assente nelle molteplici narrazioni e tradizioni, almeno fino al secolo XV, è l'episodio di Lucia che si strappa gli occhi. L'emblema degli occhi sulla tazza, o sul piatto, è da ricollegarsi, semplicemente, con la devozione popolare che l'ha sempre invocata protettrice della vista a causa del suo nome Lucia (da Lux, luce). A Guardiagrele una statua della Santa si trova nel convento dei Farti minori dei Cappuccini. Anni addietro, i genitori, insieme ai propri bambini, usavano andare a piedi nella chiesa che si trova nella frazione di Santa Lucia o in quella dei Cappuccini, e facevano benedire i panini a forma di occhi preparati il giorno prima. Finita la messa si svolgeva la processione per portare la statua lungo le strade del paese. In quell’occasione si teneva un grande mercato, la fiera del bestiame, nello spazio antistante il convento. Questo a partire dal 1829, data in cui l’allora sindaco del paese, chiese all’Intendente di Chieti, di ottenere lo spostamento della fiera dalla campagna (il Tratturo, presso la frazione di Santa Lucia) alla zona del convento dei Cappuccini, in modo da poter ospitare, in caso di brutto tempo, i mercanti e i loro animali. Presso la Piazza del mercato era, invece, possibile acquistare “pupe” e “cavallucci” fatti con fichi secchi. Domani le Sante Messe si terranno, presso il Convento dei Cappuccini, alle ore 8, 9, 10 e 11. Nel pomeriggio alle 17.15 si reciterà il Santo Rosario, alle ore 18 sarà celebrata la Santa Messa e alle 19 si terrà il concerto natalizio della Corale Guardiese. I ragazzi delle scuole Materne ed Elementari realizzeranno una mostra espositiva sulle usanze del giorno di Santa Lucia.