Il verdetto è stato espresso. Il Tar dell'Aquila non ha ritenuto legittimo il ricorso presentato dal centrosinistra con cui si voleva salvare il futuro dell'ospedale. Iniziano a morire anche le speranze. Il 31 dicembre il Santissima Immacolata cesserà le funzioni attuali e verrà riconvertito in “presidio territoriale di assistenza”. Le misure preannunciate dal piano di riordino messo a punto dal commissario per la sanità abruzzese Gianni Chiodi e dalla subcommissaria Giovanna Baraldi verranno adottate a partire dal 31 dicembre. Secondo l'assessore regionale Mauro Febbo i tagli operati dalla Regione e dal ministero della salute non intaccheranno la garanzia di un'efficiente assistenza disposta per i cittadini. Di diverso avviso il consigliere e legale dell'opposizione, Simone Dal Pozzo, deciso ad andare avanti nella smaterializzazione di un piano che nega il diritto alla salute ad una comunità che conta all'incirca quarantamila persone. La resistenza sembra essere l'unica alternativa rimasta ma alla battaglia non si pone fine. La prossima mossa sarà il ricorso al Consiglio di Stato.